Niente da fare. Per i parchi di nuovo in vista non c’è alcunchè nonostante che lo scorso luglio la Conferenza Stato-Regioni abbia approvato sulla base del Report 2011-2012 sulla strategia a tutela della biodiversità un documento in cui sono stati ben definiti i compiti istituzionali del ministero dell’ambiente e delle regioni cioè cosa si deve fare per le aree protette. Parchi nazionali e regionali, aree protette terrestri e marine nazionali e comunitarie devono fare squadra per costruire un sistema e non un confuso assemblaggio. Devono operare sulla base dei piani che spesso mancano. Devono agire anche sul piano internazionale d’intesa sulle Alpi come nel Mediterraneo di cui si è discusso il 14-15 novembre a Livorno.
E invece? Invece al senato dopo 3 anni di chiacchere sono stati presentati sembra oltre 1000 emendamenti ( !) su un testo di legge in attesa solo di finire in un cestino. Il Parco nazionale dello Stelvio al centro del sistema alpino premiato dall’Unesco sta per essere tripartito così ognuno a Trento, Bolzano e in Lombardia potrà fare quel che preferisce con tanti saluti alle politiche di sistema. Idem per le aree protette marine che per ‘decollare’ come dice il documento sui compiti del ministero hanno bisogno di integrarsi con quelle terrestri ma continuano a languire isolate nella cuccia ministeriale.
Non meglio il fronte regionale. L’hanno forse scampata bella i parchi regionali liguri che un taglio di bilancio di 400 mila euro ha rischiato di far finire in un’unica pentola. In Sicilia come in Abruzzo chi amministra i parchi è sotto tiro di vergognose intimidazioni di stampo mafioso. Eppure alla politica da più parti si chiede ormai di farsi viva e assumersi finalmente e chiaramente le sue responsabilità. Tra le non molte cose buone in Toscana il piano del paesaggio e la nuova legge regionale sulle aree protette stanno tra non poche difficoltà per tagliare il traguardo. Speriamo che il pungolo giunga anche a Roma. Il Gruppo di San Rossore di questi problemi discuterà in un incontro nazionale al Parco di San Rossore il 20 febbraio. Noi faremo precise proposte al ministero e alle regioni e ovviamente ai parchi e non ci accontenteremo di piagnucolare sulle nostre disgrazie.
Renzo Moschini