«Con l’imposta di sbarco, nel gergo comune “Tassa”, si possono finanziare le attività di fruizione e recupero dei beni culturali/ambientali locali, nonché i servizi pubblici locali, e inoltre gli interventi in materia di turismo.
La viabilità che da Rio Marina conduce agli altri paesi elbani, è sicuramente un’opera di segno sia ambientale sia turistico. Allora, l’imposta di sbarco, sia destinata a creare ulteriori lavori necessari e indispensabili a rendere più sicura e fruibile la bretella della Sp26 che è il proseguo dei porti di Rio Marina e Cavo, dove sbarcano i villeggianti.
Insomma, i sette comuni elbani destinino, con questa finalità, la loro quota parte al comune di Rio Marina. Il presidente della Regione Toscana ha garantito il pagamento dello studio particolareggiato per approfondire il fenomeno dei sinkhole (180.000 + IVA), nonché a inserire nel Piano degli investimento in materia di difesa del suolo eventuali interventi strutturali, qualora questi si rendessero necessari in base allo stesso studio.
Altrettanto facciano ora i sette sindaci che si sono fatti fotografare al presidio promosso da De Santi. Contrariamente dovremmo convincerci che quella, De Santi in primis, è stata solo e soltanto una passerella fine a se stessa!».
Lorenzo Marchetti