Forse non tutti sanno che all'Elba è presente un nutrito numero di nocciòli selvatici formanti un agglomerato, probabilmente unico nel suo genere, immerso in un bosco di castagni sopra il paese di S. Ilario. Si tratta di alcuni raggruppamenti polloniferi, vecchi di molti anni, alti in media 8-10 metri, spesso di dimensioni veramente ragguardevoli, in tutto e per tutto identici a quelli rintracciabili sull'Appennino e sull'Amiata nelle fasce fitoclimatiche del Castanetum e del Fagetum. Purtroppo, per la totale incuria in cui versano da tempo i nostri boschi, si trovano in condizioni critiche: soffocati da altra vegetazione, e da alcuni grossi tronchi di castagno abbattutivisi sopra, rischiano di soccombere. Sarebbe necessaria una pronta opera di diradamento della vegetazione e rimozione dei tronchi abbattuti, per dar nuova vigoria a queste bellissime essenze vegetali. Ritengo sia opportuno anche un governo a ceduo delle medesime per stimolare il ricaccio di nuovi polloni, che andrebbero, poi, protetti dalla voracità dei mufloni, i quali, in branchi anche di oltre 20 esemplari, frequentano la zona. Al di là del fatto che queste piante rappresentano un endemismo forse unico e comunque raro all'Elba, bisogna tener presente che esse costituiscono un' importante fonte di sostentamento per i piccoli animali del bosco, ivi compreso il sempre più raro ghiro.
Giacinto Mosso