Senza nulla togliere ai rischi che riguardano Pisa e ovviamente Livorno giustamente denunciati anche da Legambiente va detto innanzitutto che questa è una ‘grana’ che aspetta alla prova d’esordio il nuovo assessore o assessora all’ambiente in regione.
Vediamo subito perché. Lo scorso Novembre a Livorno presenti il ministro Galletti e la sottosegretaria Velo e una qualificata rappresentanza della nostra regione in un incontro internazionale fu approvata la Carta di Livorno sui problemi del Mediterraneo, il santuario dei cetacei che la vicenda del Concordie aveva drammaticamente riproposto. Il 12 giugno a Livorno torneranno a riunirsi 53 comuni italiani, 29 francesi, regioni e aree protette per discutere del Santuario dei cetacei dove è collocato il rigassificatore.
Stando al programma il ministero dell’ambiente sarà rappresentato solo dalla Direttrice generale. E già questa è una stranezza politica. Tanto più che il santuario come sappiamo da lunga pezza senza bisogno che ce lo ricordino-come spesso fanno i francesi- noi ce ne infischiamo alla grande. La famosa Cabina di regia prevista a suo tempo dalle legge nessuno sa dove è finita e ancor meno cosa faccia. A conferma possiamo e dobbiamo ricordare che al momento della richiesta di piazzare il rigassificatore dove è ora fu un problema sapere se la Cabina di regia del Santuario aveva dato o no il parere previsto dalla legge. A fatica venimmo a conoscenza di una ‘autorizzazione’ di pochissime righe tenute accuratamente segrete che confermarono appunto a quanto poco servisse un organismo dove abbondavano i rappresentanti ministeriali ed era presente una sola regione ( la Liguria) malgrado le regioni interessate fossero e siano tre con Toscana e Sardegna. Scaturiva da qui dopo che anche la gestione della riserva marina della Meloria era stata affidata finalmente al Parco di San Rossore la proposta del ministro Orlando di istituire al Parco un Osservatorio nazionale sul Mare. Proposta che il nuovo ministro cestinò subito.
Ecco perché specie dopo tutti gli impegni assunti nella recente campagna elettorale di fare della nostra costa un punto di rilancio delle politiche ambientali e territoriali in Toscana bisogna partire con la nuova giunta regionale da qui.
Renzo Moschini