L’invio delle ultime tre piastre (circa 300 esemplari) in Canada per il sequenziamento del DNA permetterà di avere ad agosto il dataset completo per il barcoding di farfalle da costa toscana e delle isole dell'arcipelago toscano e di fare un confronto con la Sardegna, la Corsica e la Toscana interna. Leonardo Dapporto, ecologo della OxfordBrux university ed uno dei principali autori della ricerca, potrebbe già presentare parte dei risultati alle iniziative del 14 e 15 agosto previste al Campo di volontariato di Legambiente e Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano sulle Dune di Lacona, all’Isola d’Elba e spiega che in totale l’analisi riguarda circa 1000 esemplari e diverse della 40 specie e che «Questo permetterà di individuare le principali dinamiche di colonizzazione di quest'area, che rappresenta un hotspot di biodiversità fondamentale per tutto il Mediterraneo».
Ne dovrebbe venir fuori uno studio che sottolineerà l’importanza di realizzare un barcoding completo per un intero arcipelago per valutare le strategie di conservazione. Insieme al team di ricercatori internazionali del Barcoding delle farfalle Italiane che hanno partecipato alle spedizioni scientifiche in Toscana, Dapporto sta pensando di fare una vera e propria carta della biogeografia della conservazione, dove riprodurre i principali risultati: la struttura genetica complessiva delle isole e delle zone continentali e le strutture specifiche delle specie più importanti, frutto del lungo percorso che è stato necessario per arrivare a questo risultato e che ha coinvolto una complessa rete di collaborazioni tra ricercatori, associazioni, Parchi e citizen science. Un contributo delle diverse esperienze e competenze che è stato e sarà fondamentale.
Dapporto sta anche pensando ad una nuova versione del libro delle farfalle di isole toscane dove mostrare la struttura genetica per tutte le specie, intanto uno dei coautori, il giovane ricercatore Mattia Menichetti, ha già ristrutturato e rinnovato il sito internet del Santuario delle farfalle Ornella Casnati dell’Isola d’Elba, nel quale, appena possibile, verranno inseriti anche i risultati del barcoding.
Dapporto ha già condensato i principali risultati in un piccolo manifesto nel quale dice che risulta chiaro che «che ci sono enormi differenze tra le isole» e che «ci sono molte specie che mostrano differenti linee in diverse zone insulari e continentali. Tutto questo è biodiversità da proteggere!». Il ricercatore sottolinea che «Per la prima volta nella storia, tutte le popolazioni di farfalle di un intero arcipelago e delle aree limitrofe sono state sequenziate per un gene del DNA chiamato “barcoding”. Questo nome deriva dal suo potere di identificare le specie e di rivelarne le storie evolutive . Alcune specie hanno mostrato di appartenere a “famiglie genetiche” diverse tra le isole e le terre vicine».
I grafici che verranno pubblicati nello studio rappresentano ognuno una particolare sequenza di DNA (aplotipo) ritrovata in un certo numero di esemplari e raccolti in un’area particolare. Delle lineette indicano il numero di mutazioni che separano due aplotipi, più numerose sono, più antico è il tempo della loro separazione. Una cartografia riassumerà il risultato generale della distanza genetica tra tutte le farfalle di tutte le aree investigate. Le aree sono disposte a distanza maggiore tanto più le farfalle che vi si trovano sono tra loro geneticamente diverse e tanto più vicine tanto più e farfalle sono imparentate.
Dapporto spiega ancora: «La mappa della distanza genetica è stata poi proiettata in uno spazio colorato in modo che aree geneticamente simili avessero anche colori simili. I colori sono stati poi riportati sulla mappa geografica. Il risultato finale mostra una gran varietà nella diversità delle isole e sulla Toscana continentale poiché ogni area assume un colore molto diverso dalle altre. Questo dimostra che ogni luogo e isola ha una fauna di farfalle completamente unica, e manifesta la straordinaria diversità di queste isole ma anche la necessità di conservarne le farfalle così come sono, senza appelli a ipotesi di reintroduzioni in caso di estinzioni!».