Il 4 giugno Legambiente Arcipelago Toscano aveva chiesto spiegazioni al Sindaco di Campo nell’Elba Lorenzo Lambardi (PD) sulla realizzazione di una nuova «Antenna Wind a Galenzana, esattamente sul sentiero lungo la costa» e sottolineava che «Leggendo il cartello di cantiere la confusione aumenta: si parla infatti di ”Ristrutturazione di edifici civili”, e poi di “Adeguamento Impianto di Telecomunicazioni esistente della Wind Telecomunicazione S.p.A, codice sito L1046 Marina di Campo” e si aggiunge che si tratta di una “Conclusione del procedimento per decorrenza termini relativi alla Segnalazione Certificata di inizio attività” ai sensi si un “D” (!) che non viene specificato nello stesso cartello».
In realtà come risulta inequivocabilmente dai lavori terminati non si tratta di un adeguamento ma di una nuova antenna (mancante pare solo di allaccio Enel) che sostituisce in un altro luogo quella vecchia già esistente e che sarebbe ancora funzionante.
Per la costruzione del nuovo impianto di telecomunicazioni è stata allargata la salita del Salandro e realizzato un nuovo sentiero che da quella salita porta alla nuova antenna. Il tutto abbattendo la macchia mediterranea, un habitat prioritario dell’Unione europea, in un’area costiera in forte ed evidente dissesto idrogeologico, contigua alla Zona di conservazione speciale (Zcs ex Sic – Direttiva Ue Habitat) e Zona di protezione speciale (Zps – direttiva Ue Uccelli) Monte Capanne – Promontorio dell’Enfola, che avrebbe reso necessaria una Valutazione di incidenza e non una semplice “Segnalazione Certificata di inizio attività”.
Legambiente, non avendo ricevuto risposta dal Comune, torna a chiedere alle autorità competenti «Se quanto realizzato ed in corso di realizzazione è conforme agli strumenti urbanistici del Comune di Campo nell’Elba ed a quanto richiesto con la Segnalazione Certificata di inizio attività» e se «E’ conforme alle norme ed ai vincoli di tutela paesaggistica ed ambientale che ricadono sull’area interessata dai lavori e se siano state richieste le relative autorizzazioni».
Legambiente Circolo Arcipelago Toscano