Facciamo appello ai sindaci dell’Isola d’Elba affinché promuovano l’installazione in ogni paese di uno o più distributori automatici d’acqua alla spina. Tali apparecchi, collegati all’acquedotto pubblico, forniscono acqua potabile naturale o gassata già in molte città, opportunamente microfiltrata, trattata e refrigerata, al prezzo di 0,05 euro al litro. Vale a dire cinque centesimi a fronte dei dieci o venti centesimi del costo medio di un litro di acqua minerale imbottigliata. I comuni elbani devono solo concedere il suolo pubblico a una società privata e poi controllare il rispetto delle condizioni stabilite nel bando di assegnazione. Il bando dovrebbe essere predisposto dal Parco nazionale con lo scopo di uniformare e coordinare tutta l’operazione. Questa proposta punta, per prima cosa, a ridurre i rifiuti rappresentati dalle bottiglie di plastica che occupano il territorio.
Il giornale il Tirreno, infatti, ha segnalato come a fine anno ben diciotto milioni saranno le bottiglie di acqua minerale giunte e consumate sull’Isola. Mentre il blog il Vicinato ha calcolato che con 18milioni di bottiglie, messe in orizzontale, si formerebbe una catena che avvolgerebbe le coste dell’Isola per quaranta volte, formando una barriera larga quattro metri.
Una mostruosità anche perché, nella realtà, quelle bottiglie finiranno in discarica, o peggio ancora, a bordo strada, negli arenili, o in fondo al mare. Insomma, l’installazione di una fontana di acqua potabile alla spina rappresenterebbe un piccolo passo verso l’educazione e la salvaguardia dell’ambiente da parte di tutti i cittadini che fra l’altro, risparmierebbero sia nell’acquisto dell’acqua da bere, sia nelle spese per lo smaltimento delle bottiglie.
Circolo Pd Rio Marina e Cavo