Fabio Mazzei assessore del Comune di Capraia e istruttore subacqueo, ha informato il Parco con profonda amarezza del massacro delle cernie nel sito denominato Cerniopoli che lui battezzò tredici anni fa.
Il sito diventato famoso tra i subacquei avrebbe finalmente trovato l’ufficialità con la nuova zonazione a mare di Capraia in corso di istituzione grazie alla collaborazione del Parco e del Comune di Capraia che hanno portato avanti una lunga consultazione e concertazione tra la comunità capraiese.
La nuova zonazione prevede che l’area di Cerniopoli sia una zona B, lungo la costa, dove sarà vietata la pesca. Attualmente l’iter di approvazione è nelle mani della Regione Toscana per la richiesta di VAS (Valutazione Ambientale Strategica, un procedimento di analisi preventiva dell’impatto ambientale derivante dall’attuazione degli strumenti di pianificazione, al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile e proteggere l’ambiente.)
“Per tredici anni sono riuscito con grande fatica, - Dice Fabio Mazzei- prima a tenerla segreta e poi, diventato il sito più richiesto dal turismo subacqueo, a tutelarlo con le mie forze. Nove anni fa Donatella Bianchi ci volle fare la prima delle 5 puntate di Linea Blu, seguita da Pianeta Mare della Tessa Gelisio. La pubblicità è stata un arma a doppio taglio, creando invidie e stuzzicando, bracconieri ed ignoranti.
Poi grazie a Sammuri finalmente è iniziato il faticoso percorso di tutela. Ma purtroppo due mesi fa, saputo della imminente ufficialità del Parco a mare e della conseguente chiusura di Cerniopoli, si sono impegnati a distruggerla. Scrivo con grande dolore della morte di TINA e GASPARE, attori e attrazioni principali del sito ed ovviamente delle altre censite ma ancora senza nome, per un totale di undici Cernie brune pescate. È rimasto per ora Ugo e altre tre cernie ovviamente con caratteri completamente diversi.
Per capire meglio Ugo e Gaspare erano i due maschi predominanti delle due grandi famiglie composte da circa sette Cernie ognuna. Quella di Gaspare è stata sterminata e nell'altra sono rimaste quattro Cernie.”
Concludo per far capire la mia delusione, dolore ed amarezza che ieri con forza un gruppo di subacquei venuto apposta, ha voluto lo stesso andare li malgrado li avessi avvertiti dello stato in cui si trovava Cerniopoli. Behh! Si sono divertiti malgrado la delusione grazie ad un grosso pesce Luna.
Ma io non ci tornerò per un bel pezzo!”
“Abbiamo fatto di tutto per accelerare i tempi della nuova zonazione ma non siamo arrivati in tempo, - dice Sammuri-, questo è un danno enorme alla biodiversità e all’immagine dell’isola che stiamo cercando di valorizzare con il turismo sostenibile. La variante al piano del Parco è rallentata da una richiesta di VAS della Regione Toscana che ho provato ad evitare senza successo. A mio parere la richiesta di VAS per una variante al piano del Parco che migliora la tutela di un ‘area è assolutamente senza senso.”