A quanto pare, nei prossimi giorni sull'isola di Capraia partiranno i lavori di escavazione di una parte di collina a ridosso del molo di attracco dal Porto, per la realizzare un novo edificio per appartamenti, fonti capraiesi dicono che probabilmente il materiale scavato verrà depositato in mare dietro al molo.
Si interviene quindi in un’area paesaggisticamente e ambientalmente molto delicata e non per costruire qualcosa per i residenti – anche perché Capraia è il Comune meno popolato della Toscana – ma per una speculazione immobiliare, visto che il terreno edificabile in residenziale di 1.163 mq, con progetto approvato per 4 appartamenti e 3 negozi, è già in vendita in una nota agenzia immobiliare. Qualcuno teme che, in corso d’opera, gli appartamenti possano subire frazionamenti e diventare “mini-appartamenti”, diventando una decina.
Ma, al di là delle preoccupazioni e delle voci che circolano a Capraia, ci chiediamo come sia stato possibile che la Soprintendenza abbia potuto autorizzare tutto questo in un’area costiera e così delicata dal punto di vista paesaggistico e, visto anche che – come dimostrano i rendering del progetto pubblicati - per la realizzazione della speculazione edilizia si dovrà sbancare una parte della collina, ci chiediamo se per quanto si starebbe per realizzare sia stata richiesta la valutazione di incidenza, visto che l’abitato di Capraia, pur essendo fuori dal territorio del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, è comunque un’area contigua alla Zona speciale di conservazione (ZSC, ex Siti di importanza comunitaria della Direttiva habitat) e Zona di protezione speciale (ZPS, Direttiva Uccelli) anche a mare.
Resta comunque una ferita inferta al paesaggio e all’ambiente di Capraia nel nome di uno sviluppo superato, quello delle seconde case, e della realizzazione di negozi dei quali non crediamo che nella piccola Capraia se ne sentisse la mancanza.