Un raro esemplare di Polpo Palla (Ocythoe tubercolata) è stato rinvenuto nelle acque costiere dell’Enfola dal sub portoferraiese Mario Burelli. Le segnalazioni della specie nel bacino mediterraneo sono solo sporadiche (le ultime in acque elbane sembrano risalire al 1984).
Se due anni fa la notizia dei natali elbani del polpo indovino fece il giro del mondo, oggi possiamo rallegrarci per una cattura forse meno eclatante dal punto di vista mediatico ma molto più interessante e concreta dal lato scientifico. Un raro esemplare di Polpo Palla (Ocythoe tubercolata) è stato infatti rinvenuto nelle acque costiere dell’Enfola dal sub portoferraiese Mario Burelli.
Lo strano cefalopode mostrava ancora qualche flebile segno di vita, anche se la posizione innaturale – adagiato sul fondo – e l’evidente interessamento di un paio di murene lasciavano poche incertezze circa l’imminente fine. Recuperato perciò l’insolito animale, simile a un improbabile incrocio fra un polpo e una seppia, il Sig. Burelli si metteva immediatamente in contatto con Yuri Tiberto, responsabile dell’Acquario dell’Elba a Marina di Campo. L’identificazione era abbastanza rapida, date le caratteristiche particolari di questa specie, unico rappresentante del suo genere, e dopo una prima analisi dei principali parametri biometrici – oltre 2 kg. di peso! – e l’invio di dati e foto al Dott. Angelo Mojetta, biologo di fama e Direttore scientifico dell’Acquario, giungeva la conferma: “Si tratta di un rinvenimento che farebbe invidia a tutti i musei. E’ una specie rara e le sue segnalazioni nel bacino mediterraneo sono solo sporadiche (le ultime in acque elbane sembrano risalire al 1984). Il polpo appartiene alla specie Ocythoe tuberculata, unico rappresentante di una famiglia di cefalopodi caratterizzati da un marcate differenze tra il maschio e la femmina. La femmina, sesso cui appartiene l’esemplare ritrovato all’Elba, può avere il mantello lungo fino a 30-35 cm mentre il maschio non supera i 3 cm. Inoltre le femmine sono i soli cefalopodi muniti di una vera vescica natatoria (tipica invece dei pesci) e a ciò si deve probabilmente il popolare nome di polpo palla dato alla specie. L’Ocythoe è una specie pelagica che vive tra la superficie e i 200 m di profondità e poco si sa della sua biologia e abitudini. Tra le sue particolarità, anche il metodo riproduttivo: la femmina produce un gran numero di piccole uova (fino a 100.000) che non abbandona, ma tiene in incubazione nel suo lungo ovidotto fino alla schiusa delle larve.”
Il curioso cefalopode è stato quindi affidato allo staff del Dott. Christian Lott, biologo dell’Hydra Institut di Fetovaia, per gli indispensabili accertamenti scientifici e la conservazione a fini di studio
A.d.E.