E’ stato il corbezzolo l'albero scelto per celebrare la Festa dell'Albero a Porto Azzurro. «Corbezzolo per la sua appartenenza al clima mediterraneo, al paesaggio della macchia elbana, corbezzolo perché i suoi frutti sono stati tra i primi alimenti dei nostri millenari antenati», dicono a Legambiente Arcipelago Toscano. .
Un corbezzolo è stato piantato in Piazza de Santis dai ragazzi delle classi Quinte della Scuola primaria di Porto Azzurro, nella manifestazione organizzata all'Amministrazione comunale insieme a Legambiente Arcipelago Toscano ed all’Istituto Scolastico, assieme e alla quale, oltre al Sindaco Luca Simoni e al vicepresidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano Angelo Banfi, è intervenuta una delegazione degli ospiti della Casa di Reclusione di Forte San Giacomo.
Durante la piantumazione gli alunni hanno letto brevi testi storici di botanica slla ricchezza e l'uso di questa pianta bellissima e frugale.
Un appuntamento al quale erano presenti tutte le classi delle elementari di Porto Azzurro ed anche molti genitori e curiosi.
Intanto un’altra Festa dell'Albero si svolgeva tra le mura di Forte San Giacomo, riservata ai detenuti che hanno aderito ad un progetto di Legambiente. di riflessione e studio sull'agricoltura. Presenti diversi soci di Legambiente Arcipelago Toscano, che sta organizzando iniziative con il carcere, dove ormai ha diversi soci che hanno collaborato anche ad iniziative di volontariato fuori dalle mura e all’interno di Forte San Giacomo.
Al carcere sono state messe a dimora una ventina di piante donate dai Vivai dell'Elba di Mola: rosmarini, corbezzoli, allori, qualche pianta grassa, una quercia, e altro. «Ovviamente abbiamo piantato tutto. Ci abbiamo preso la mano – dice Federica Andreucci, della segreteria di Legambiente arcipelago Toscano - Prima abbiamo parlato della festa dell'albero, dei cambiamenti climatici, di Kyoto... È stato un dibattito interessante, i detenuti erano molto preparati».
E’ stato realizzato un riconoscimento delle piante presenti dentro le mura dell’antico forte spagnolo che ospita la casa di reclusione, sia spontanee che coltivate all'interno dei cortili; la manutenzione di un erbario; la messa a dimora di alcune piante. I detenuti hanno scelto la collocazione e hanno conservato una pianta vecchia per farci un albero di Natale.
Il tutto si è concluso con una riflessione collettiva sui cambiamenti climatici, sul ruolo di contrasto della vegetazione e sull'importanza della coltivazione di piante autoctone.
Legambiente ringrazia i bambini e gli insegnanti e la direzione delle scuole di Porto Azzurro, l’amministrazione comunale, la direzione della casa di reclusione, i vivai di Mola e i soci del Cigno Verde, dentro e fuori Forte San Giacomo, per questa magnifica giornata di lavoro, riflessione e conoscenza.