L'inizio della primavera astronomica (concomitante con l'attimo chiamato equinozio) cadrà quest'anno il 20 di marzo, anche se in tarda serata; la data del perfetto equilibrio temporale tra giorno e notte, com'è noto, oscilla tra il 19 e il 21 del mese, essendo legata alla variabilità dell'inclinazione dell'asse terrestre (tra 22,5° e 24,5°).
La vita subacquea, che anticipa di circa un mese il proprio risveglio naturale, si manifesta con il ritorno dalle grandi profondità (dove l'acqua è meno fredda) di molte specie ittiche e con la fruttificazione della vegetazione endemica del mediterraneo, la Posidonia Oceanica. Il costante aumento della temperatura media delle acque tende ad anticipare sempre più questo ciclo e non sarà raro, passeggiando sulle spiagge prospicienti praterie di posidonia, trovare prima del solito (nelle prossime settimane) tappeti di 'olive di mare', ovvero i frutti primaverili di questa pianta importantissima per il Mare Nostrum.
La prateria di posidonia costituisce infatti la “comunità climax” del Mediterraneo, vale a dire il massimo livello di sviluppo e complessità che un ecosistema può raggiungere, basti pensare a come il suo sviluppo fogliare liberi nell'ambiente fino a 20 lt di ossigeno al giorno per ogni mq. Il posidonieto è, quindi, l'ecosistema più importante del mar Mediterraneo ed è stato per questo indicato come "habitat prioritario" nell'allegato I della Direttiva Habitat (Dir. n. 92/43/CEE), una legge che raggruppa tutti i Siti di importanza Comunitaria (SIC) che necessitano di essere protetti.
CR