Il prossimo 17 Aprile si vota per il referendum contro le trivellazioni petrolifere in mare, un rischio che riguarda anche l’Arcipelago Toscano, dove ci sono state licenze per prospezioni petrolifere e gasiere a nord e a sud dell’Elba e dove sono stati trovati idrocarburi. Nel 2010, l’allora Ministro dell’ambiente Stefania Prestigiacomo, dopo una forte mobilitazione all’Elba, aveva sospeso le licenze della Key Petroleum perché interessavano il Santuario dei Cetacei, ma l’ipotesi trivelle è stata rilanciata nel 2010 dal governo Monti e poi ancora nel 2014 dalle compagnie petrolifere. Anche l’accordo sui confini marittimi Italia Francia – per il quale esponenti di diverse forze politiche parlano di uno scambio pesce-petrolio – potrebbe riaprire il rischi di trivellazioni nel nostro mare.
A livello nazionale il referendum è stato promosso da due regioni amministrate dal Centro-Destra (Liguria e Veneto) e da 7 amministrate dal Centro-Sinistra (Basilicata, Molise, Marche, Sardegna, Calabria e Campania) e in termini strettamente legislativi riguarda la durata delle concessioni entro le 12 miglia dalla costa. Ma è altresì chiaro a tutti che questo voto ha una valenza politica più ampia: gli italiani hanno la possibilità di dire al governo che non vogliono le trivelle nei loro mari. Il Referendum assume un fortissimo valore perché prefigura un’uscita dall’era del petrolio e la transizione verso la green economy, privilegiando le energie rinnovabili e, come prevede l’Accordo sul clima di Parigi sottoscritto anche dall’Italia, lasciando sotto terra e sotto il mare i due terzi delle riserve di combustibili fossili.
Al Referendum ha aderito un vasto schieramento trasversale costituito da associazioni imprenditoriali, sindacati, associazioni ambientaliste, di consumatori e culturali, sindaci e forze politiche di ogni orientamento.
Occorre fare un grande sforzo per raggiungere il quorum, cosa che sarà possibile solo utilizzando questo mese che ci divide dal voto per informare e coinvolgere più cittadini possibile.
Per questo il Gruppo promotore per Comitato elbano “Vota SI’ per fermare le trivelle” invita le associazioni di categoria, i sindacati, le forze politiche, i pescatori, gli amministratori e i cittadini elbani interessati a partecipare alla Riunione costitutiva del Comitato elbano
“Vota SI’ per fermare le trivelle”
Giovedi 17 marzo alle ore 16,30
nella Saletta della Confesercenti (g.c)
in viale Teseo Tesei 12 a Portoferraio