Riceviamo e pubblichiamo
Mercoledì 6 luglio 2016, finalmente sbarco a Portoferraio e mi dirigo verso Naregno-Capoliveri, mi sento a casa, perché qui all’Isola d’Elba il mio cuore ha messo radici, da più di trenta anni ogni estate a scoprire e ad amare sempre di più questa terra ricca di tante bellezze da renderla unica e per me più bella di tante isole del mediterraneo e delle isole greche. Non è un solo scenario, ce ne sono mille in ogni angolo di costa, il verde, il blu, il giallo si alternano in una sequenza di scorci, di colori di profumi, di silenzi, di garrule voci di uccelli, di declinanti spiagge e di impervie discese al mare, le vallate ricche di vigneti, di olivi, terra ferace e straniera che in alcune zone che ti regala succosi frutti e ortaggi, piante aromatiche, fiori, miele, e tutto quello che di più buono sano e naturale la terra può dare.
Da anni è stata scoperta da migliaia di turisti, il cemento ha cominciato a deturpare spiagge, borghi, insenature, e ogni volta una stretta al cuore quando arrivo e vedo una casa in più, a volte anzi troppe volte il cemento arriva alla spiaggia (Che vogliamo dire dello scempio di Procchio, del villaggio di Ortano che impedisce il passaggio libero al mare, della collina di Capoliveri che degrada verso la spiaggia di Naregno lottizzata fino allo scempio, dei parcheggi fino al mare dell’Innamorata, ecc). Eppure ci sono ancora luoghi bellissimi come Rio Marina e Rio nell’Elba, Marciana Alta e il Poggio, Monte Capanne, e tutta la costa occidentale.
Ma in generale le migliaia di persone riempiono i traghetti per godere in fondo di un tipo di vacanza che ama la natura, la possibilità di goderne per se e per i propri figli in libertà, ma anche nella tranquillità, nella pace, lontano dai ritmi della città, dai riti degli happy hour e della musica fracassona, che non viene qui con lo yacht e il veliero, ma preferisce una residenza immersa nel verde e nell’azzurro del mare. Persone, bambini, coppie giovani e meno giovani che sono la fascia normale della popolazione italiana e straniera, che riconoscono il valore del paesaggio e della sua preservazione per se e per le nuove generazioni.
E tutto questo da già molto lavoro, perché più si punta sul paesaggio e la sua salvaguardia e più si creano posti di lavoro non a breve termine ma a lungo termine. Si crea solidarietà civile, integrazione e rispetto delle istituzioni e delle regole, in una parola si ama e si fa crescere il proprio paese.
C’è chi come me ha un sogno e spera di realizzarlo, di poter vivere qui, (come tanti tedeschi ed inglesi hanno fatto nel tempo), in una delle stupende località dell’isola che conosco.
Tra queste da qualche tempo ragionavo sulla possibilità di scegliere un posto come Marciana Marina, un borgo che poteva avere ancora il fascino antico e moderno insieme.
Mercoledì 6 luglio Il Tirreno Piombino-Pisa “Il fronte del no si rivolge al Ministro per l’ampliamento del Porto di Marciana Marina ecc…..” Ancora cemento, ancora disastro ecologico, ancora mare violentato, ancora interessi privi di visione futura, per un pugno di natanti che non prendono case o alberghi a Marciana, che sporcano, che deturpano, che non lasciano nulla perché oggi sono qui ma domani ricominciano a navigare……
I turisti, gli italiani, gli europei che amano l’Isola d’Elba, si sentono traditi, umiliati, perché il patrimonio naturale e antropico che abbiamo ricevuto non è solo dei poteri locali ma di tutti gli uomini e le donne che si battono per un’altra visione del mondo.
Mio figlio, dai 3 mesi fino ai 25 anni ha trascorso parte delle sue vacanze all’isola d’Elba, insieme siamo cresciuti ricevendo tanto da quest’isola, io vorrei che questo bene “non rinnovabile” fosse consegnato con tutte le sue ricchezze naturali ed umane alle nuove generazioni.
Alla lista civica Insieme, al Comitato Porto Comune a Legambiente ad Italia Nostra il mio sostegno nel portare avanti le loro proposte e fronteggiare il piano già scelleratamente approvato dal Comune di Marciana Marina.
P.s. Bloccate tutto, non un centimetro di cemento e/o o torri!
Bianca Maria Diamanti