Continuano i campi velici di volontariato di Legambiente e Diversamente Marinai che alternano lezioni pratiche e teoriche di vela e pulizie delle spiagge e iniziative per conoscere a biodiversità dell’Arcipelago Toscano.
Questa volta i giovanissimi volontari del Cigno Verde si sono dedicati alla pulizia della spiaggetta di Luisi D’Angelo, lungo il Sentiero dell’Amore a Rio Marina, all’isola d’Elba.
Ecco come i volontari raccontano la loro esperienza: «Al suono della sveglia ci siamo preparati per la pulizia della spiaggia Luisi D'Angelo, situata a pochi metri di distanza dal porto, poco frequentata ma alquanto contaminata. Arrivati sul posto ci siamo divisi in due gruppi di raccolta e muniti di guanti e sacchi abbiamo iniziato a setacciare la costa, catalogando e raccogliendo la maggior parte di rifiuti possibili. Al fine della raccolta, composta maggiormente da rifiuti plastici, ci siamo concessi un bagno e dopo ci siamo avviati verso le barche, pronti per salpare. Dopo pranzo con l'ausilio del vento ci siamo diretti verso Margidore, dove abbiamo ancorato il barcone per la notte».
Il terzo degli 8 campi velici e di volontariato di Legambiente e Diversamente marinai prevede anche una nuova pulizia della Zona umida di Mola . che nei prossimi giorni sarà oggetto di un dossier di Legambiente Arcipelago Toscano – che era già stata ripulita dal primo campo di volontariato velico, ma dove l’accumulo di rifiuti portati dal mare e da terra richiederà diverse iniziative anche con i prossimi campi del Cigno Verde e di Diversamente Marinai.
Marco Marmeggi, presidente A.S.D. Diversamente Marinai, tira un primo bilancio: «Nel corso di questi tre anni, la collaborazione tra Diversamente Marinai e Legambiente, ha portato sulle coste dei nostri territori più di 200 volontari (70 soltanto con i campi di quest'anno) che nei mesi di giugno, luglio, agosto e settembre hanno impiegato il loro tempo per svolgere azioni di tutela ambientale, rimuovendo dalle spiagge dell'Elba, della Capraia, dell'isola del Giglio e di Giannutri decine e decine di chili di rifiuti inquinanti raccolti con fatica in intere giornate di lavoro. I campi hanno però un'altra prerogativa: far conoscere le bellezze del nostro territorio. Siamo convinti infatti che educare alla bellezza sia una delle formule più efficaci per far rispettare l'ambiente».