Dopo aver ripulito spiagge e calette all’Elba e Capraia, i volontari dei campi velici di Legambiente e Diversamente Marinai sono tornati all’Isola del Giglio per ripulire altre 2 calette, questa volta tra la punta delle Saline e l' Allume.
I ragazzi cin le magliette gialle del Cigno Verde, insieme ad alcuni volontari locali, tra cui il consigliere comunale Alessio Agnelli e Stefano Feri, del Direttivo del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano ed ex assessore all’ambiente del Giglio, si sono divisi in 2 gruppi che hanno operato in 2 diversi luoghi. Feri sottolinea: «Siamo passati dalle parole ai fatti. Bella operazione concreta. La maggior parte dei rifiuti rimossi, a parte qualche piccolo ingombrante come una intera ruota di auto, era composta da plastiche (bottiglie per lo più) e da polistirolo derivante, probabilmente, dalle cassette per il pesce».
I turisti presenti nelle calette, al momento dell'arrivo dei volontari, si sono dimostrati subito soddisfatti e felicemente sorpresi dell'iniziativa, tanto che alcuni di loro hanno contribuito alla raccolta di rifiuti.
«E' andata quindi molto bene questa seconda iniziativa estiva che dimostra l'incisività di un piccolo ma organizzato gruppo di persone – sottolinea Feri - La difficoltà dell'iniziativa sta nel raggiungere luoghi accessibili solo via mare con piccole imbarcazioni; per questi motivi la rimozione dei sacchi dei rifiuti prodotti non è semplice ed avviene tramite la creazione di catene di persone che si passano i sacchi di mano in mano fino ad imbarcarli. La presenza di rifiuti è ovunque disdicevole, ma risulta ancor più fuori luogo in posti bellissimi come le insenature attorno all' isola; questa tipologia di rifiuto non è generata dall'isola, ma arriva direttamente dal mare, soprattutto con le mareggiate invernali ed è eliminabile quasi esclusivamente con azioni mirate di volontariato come queste e come altre che sono state fatte anche da altre persone in passato o che verranno fatte nel prossimo futuro. Particolare attenzione va posta sul rifiuto “polistirolo” derivante dalle cassette per il pesce; queste cassette, una volta che arrivano sugli scogli, si distruggono in più parti, producendo una quantità enorme di pezzetti difficilmente rimuovibili. Chiunque, andando per mare, si trovasse di fronte una cassetta di polistirolo galleggiante, farebbe una grande cosa nel rimuoverla, prima che la stessa possa raggiungere la costa e disintegrarsi in mille altri pezzetti. Grazie quindi a Legambiente, a Diversamente Marinai, a tutte le persone che hanno partecipato a questa giornata».