Oggi, 15 settembre, un turista ci ha inviato delle foto scattate a Pianosa che dimostrano che, nonostante l’estate sia quasi finita e il maltempo imperversi, i pirati del mare non rinunciano a violare l’area marina a protezione integrale o di Pianosa, accessibile solo ai diving center autorizzati e all’imbarcazione e alla nave che collegano l’Isola con l’Elba.
Le foto mostrano un catamarano che attraversa tranquillamente il mare “vietato” proprio di fronte all’area più frequentata e aperta alla balneazione: Cala Giovanna.
Il catamarano si è allontanato verso l’Elba solo perché turisti e guide Parco hanno cominciato a urlare che non poteva stare lì.
Viene da chiedersi a cosa servono le telecamere messe dal Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, come vengano controllate e quanti siano i casi di violazione dell’area marina protetta e di pesca di frodo scoperti grazie al loro utilizzo.
Viene da chiedersi chi, dopo la fine della stagione estiva, controlli che siano rispettati i vincoli posti dallo Stato Italiano sul mare di Pianosa
Lo ripetiamo ancora una volta: il Parco Nazionale deve essere messo in grado di far rispettare i vincoli e le norme che gli sono stati affidati. E’ evidente che quanto messo finora in atto non basta e che bisogna trovare soluzioni innovative che non possono basarsi solo sulla tecnologia.