Legambiente e Biowatching Arcipelago Toscano hanno inviato una lettera al presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, Giampiero Sammuri, per sollecitare un incontro. «Vista la situazione dell’Ente Parco, con l’impossibilità di nominare il Direttivo nel quale dovrebbero essere rappresentate le Associazioni ambientaliste –scrivono la due associazioni - e visto che il dibattito sul Parco sembra ridotto ad un rapporto meramente istituzionale che sembra ignorare decisioni ed impegni internazionali precedentemente presi dal nostro Paese, come è stato confermato alla recente Conferenza delle parti della Convention on biological diversity dell’Onu di Hyderabad, siamo con la presente a chiederLe un incontro per discutere dell’attuale situazione del Parco Nazionale. In particolare vorremmo parlare di: sentieristica, tutela della biodiversità nelle isole e contenimento/eradicazione degli ungulati, futuro di Pianosa, Area marina protetta, attuazione del Piano del Parco».
Umberto Mazzantini, portavoce di Legambiente Arcipelago Toscano spiega: «Da parte nostra, leggiamo con preoccupazione il riemergere delle solite ipotesi su Pianosa, con accuse al Parco trite e ritrite su un abbandono da addebitare ad altri organismi dello Stato e progetti e numeri che dovrebbero tener conto del Protocollo d’intesa firmato e mai attuato tra Comune, Provincia, Regione e Comune e della situazione di acqua, fognature ed altri servizi sull’isola. Vorremmo anche sapere quando verranno finalmente messe le boe per le immersioni subacquee nel mare di Pianosa. Siamo anche preoccupati per la discussione sulla revisione dei confini del Parco, che ancora una volta non sembra tener conto della presenza di Sic e Zps e delle direttive Ue Habita e Uccelli, e sull’istituzione dell’Area marina protetta, ormai diventata un vero scandalo internazionale. Per quanto riguarda la sentieristica, abbiamo già avanzato delle proposte puntuali ed altre ne avanzeremo sula base dell’attuazione ella legge regionale. Per cinghiali e mufloni il parco ha fatto e speso molto, ma è l’ora che anche all’esterno dell’Area protetta le altre istituzioni rispettino gli impegni presi e riducano la presenza dei cinghiali e dei mufloni ad un livello sostenibile per tutelare la preziosa diversità elbana di animali e piante. Secondo noi la soluzione migliore è l’eradicazione di queste specie invasive, ma potrebbe essere già buono portarle alla densità di ungulati prevista dalla legge regionale»,
Per contattare Biowatching Arcipelago Toscano
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - 0565 908095
Legambiente Circolo dell'Arcipelago Toscano