L' ex senatore Bosi non perde occasione di rimarcare come erano belli i tempi in cui era lui il sindaco di Rio Marina e non tralascia di tirarmi in ballo, in maniera inesatta.
Il primo sinkole, nel 2008, avvenne fuori dal sedime della strada provinciale e come afferma anche lo stesso Bosi fu gestito dal dirigente Bartoletti della difesa del suolo della Provincia, d'intesa con il tecnico nominato dal comune.
E all' assessore alla difesa del suolo e alla presidenza , l' allora sindaco avrà fatto giungere le sue richieste di indagini, finanziamenti e quant'altro.
Solo con il sinkole del gennaio 2013, che ha creato un importante sprofondamento della strada provinciale, fu interessato il settore viabilità ed anche io come assessore delegato.
Certamente si può far risalire alla mia responsabilità la decisione di coinvolgere l' Università di Firenze , nella persona del dott.Casagli, per avere il conforto di specialisti e avviare un serio progetto di monitoraggio e controllo dell'intera area, come possono testimoniare in molti.
E proprio grazie al settore viabilità della provincia di Livorno, con il concorso determinante del dirigente ing. Della Santina e del responsabile elbano dott. Gherarducci è stato risolto il primo sinkole, con il lavoro di messa in sicurezza del tratto stradale interessato, attraverso la realizzazione di un ponte ipogeo ed iniziato il monitoraggio dell'area.
Monitoraggio che ha permesso di intervenire immediatamente sul successivo sinkole, del 2014 che ancora provoca la chiusura della strada ed tanti disagi alla viabilità.
Voglio ricordare che tra il gennaio 2013 il settembre 2014 sono stati impegnati e spesi da parte della provincia di Livorno una cifra abbondantemente al di sopra del milione di euro e predisposti progetti ed atti formali per avere dalla Regione Toscana il finanziamento per il monitoraggio e il bypass.
Giusto per dare due cifre: nel 2013 furono spesi 376 mila euro di cui 88 mila della Regione, nel 2014 invece 351 mila nella gran parte della Regione, a cui vanno aggiunti 373 mila euro impegnati già dal marzo 2014 per il ripristino della strada de La Parata, spesi poi nel 2015.
Certamente non sufficienti a risolvere del tutto i problemi, ma certamente cifre importanti per un ente che aveva ormai a disposizione cifre miserevoli per far fronte alle mille esigenze di un territorio difficile e fragile.
Importante credo sia per tutti i cittadini che si arrivi in tempi brevi ad una soluzione del problema, mettendo in sicurezza l' intero tracciato della strada provinciale, interessato dai potenziali fenomeni di sinkole.
Chi sarà sindaco a quel momento, avrà la fortuna e il privilegio di dire: "bene, siamo arrivati in fondo!" e noi, come cittadini, potremo godere della possibilità di percorrere, come tutti, una strada larga, diritta e sicura.
Il resto appartiene alla cronistoria da inserire nelle delibere.
Catalina Schezzini
(nelle foto: il primo dei Sinkhole 2008)