Mai come in questo periodo Portoferraio ha bisogno di un’attenzione speciale al paesaggio. È seguita quindi con interesse la decisione del Sindaco Ferrari di devolvere gli introiti della tassa di sbarco a un intervento sulle piante del territorio. Tuttavia, si ha l’impressione di un esame solo parziale del lavoro necessario: il censimento e taglio massiccio e radicale di alberi, in questo caso pini, ritenuti “pericolosi per l’incolumità pubblica”.
La mancata redazione di un soddisfacente piano urbanistico negli ultimi decenni sul paesaggio urbano ha portato a una situazione di evidente degrado. La mancata gestione collaborativa nell’area portuale ha provocato uno sviluppo disarmonico con il resto della città. I sondaggi sulla destinazione di piazza della Repubblica segnalano un acuto bisogno di attenzione. Le proposte sulla viabilità del traffico e i parcheggi non possono essere disgiunte da questo tema.
Allora, siamo certi di interpretare il desiderio di altre associazioni e cittadini chiedendo di partecipare alla elaborazione di questa nuova pianificazione del paesaggio urbano.
Abbiamo un progetto, “Il Cammino della Rada”, che propone un favoloso percorso pedonale, culturale, sportivo, naturalistico, che nasce dal cuore di Cosmopoli e vede unite quattro associazioni ambientaliste e culturali, come non sempre succede: Legambiente, Elba 2020, il Gruppo Aithale e noi. Progetto che trova d’accordo anche il Comune di Portoferraio, il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, la Regione Toscana, una miriade di imprenditori locali, il CAI con la nuova sottosezione elbana.
Abbiamo proposto “un parco nel parco”, grazie alla collaborazione con il Comune di Portoferraio, nella Villa romana delle Grotte, reso possibile dalla generosità di moltissime persone. Alla sua inaugurazione, presentata dal più interessante paesaggista in Italia e nel mondo, l’arch. Paolo Pejrone, di lunga frequentazione elbana, abbiamo ripetuto queste priorità. Il successo di questa iniziativa è testimoniato da altri fondi già raccolti per la nascita di un secondo parco.
Abbiamo segnalato, da anni, e anche recentemente, l’emergenza della collina dell’ex-Lazzeretto al porto commerciale, adesso resa ancora più urgente per il nuovo progetto che trasformerà la vecchia centrale dell’Enel in un supermercato.
Abbiamo presentato alla Soprintendenza un progetto per la riqualificazione dei giardini delle Residenze Napoleoniche, che potrebbero a pieno titolo inserirsi nel contesto dei giardini e parchi napoleonici non solo italiani, ma anche europei, in collaborazione con la Gestione Associata degli Archivi Storici dei Comuni Elbani.
Che sia necessario intervenire adesso e non domani, è chiaro e sentito da tutti. Per questo chiediamo di realizzare un piano del paesaggio cittadino che custodisca e valorizzi il nostro patrimonio, e che riesca ad offrire non solo un taglio di alberi per motivi di sicurezza, ma un piano di ampio respiro, con grande senso di responsabilità, al di là di motivi contingenti o parziali.
Italia Nostra Arcipelago Toscano