Domenica prossima a Piombino la delegazione toscana dell'Osservatorio Nazionale Amianto, ha organizzato un incontro per fare il punto della situazione bonifica amianto, lungo la costa e fino al piccolo paradiso toscano, l'Isola d'Elba, come si legge nel lancio dell'operazione.
Bene nel piccolo paradiso ci sono molti opifici industriali e strutture varie che necessitano di essere bonificati, in una operazione chiaramene lunga e costosa, ma che deve essere fatta, in questo piccolo paradiso toscano, perla prima di un grande Parco Nazionale.
Ed allora iniziamo da un luogo, che viene ad avere un grande valore simbolico ed operativo: il Rifugio di San Francesco, lungo la strada da Campo al Perone.
Lo conoscono tutti, venne edificato negli anni Sessanta, come sicuro ostello per coloro che andavano per boschi e sentieri, poi tanti passaggi di mano nella proprietà e il degrado ed il vandalismo, poi una decina di anni fa un albero è precipitato, ha distrutto e sfondato il tetto ed oggi le lastre di eternit-amianto sono lì, sfregiando il paesaggio, la cultura...e la salute.
Il rifugio oggi è in carico al comune di Campo, è edificato nel cuore del Parco Nazionale, è un buco nero per tutta l'Elba e l'Arcipelago. Facciamo in modo, da subito,che divenga il simbolo per un'Elba "asbestos free". Credo che siano sufficienti pochi migliaia di euro e l'Esa, nel suo lodevole piano operativo recentemente illustrato, ha gli strumenti tecnici per coronare l'operazione.
Beppe Tanelli