Nel suo intervento di introduzione ai lavori Marino Sartori, vicepresidente del Lions Club Isola d’Elba organizzatore dell’evento, in sostituzione del presidente comandante Gino Gelichi assente per impegni professionali, ha sottolineato come i lions, presenti con i loro clubs in maniera capillare in tutto il mondo con l’attuazione di services che vanno dal locale al nazionale al planetario, in questo anno particolare di ricorrenza del centenario della fondazione abbiano posto in primo piano la difesa dell’ambiente.
Prima che i relatori, davanti all’affollata sala congressi dell’Hotel Airone che nel pomeriggio di sabato 18 febbraio ha ospitato l’incontro, prendessero la parola, sono intervenuti con parole di saluto e di interesse sull’ argomento in questione il vicesindaco di Portoferraio Roberto Marini in rappresentanza della GAT, Franca Zanichelli direttrice del PNAT, Umberto Mazzantini di Legambiente.
Con la moderazione di Gabriella Solari presidente di ESA i lavori del convegno, promosso con la collaborazione di PNAT e ESA e con il patrocinio di Regione Toscana, Legambiente e GAT, sono quindi entrati nel vivo del tema proposto: ECONOMIA CIRCOLARE PER LE ISOLE DELL’ARCIPELAGO.
Marco Frey, direttore dell’Istituto di Management Scuola Superiore S. Anna di Pisa, che per primo ha preso la parola, ha evidenziato come la condizione di insularità del territorio elbano accentui la propensione al corretto trattamento dei rifiuti. L’argomento, ha sottolineato il relatore, rientra negli obiettivi proposti dall’ONU fra i quali spicca l’economia circolare, nel cui ambito molti paesi hanno già cominciato con nuove politiche e strategie; l’Italia, se pur già avviata in questo processo, deve migliorarsi attraverso strumenti quali: informazione e incentivi alle imprese per un miglior orientamento strategico al fine di progettare prodotti disassemblabili e riutilizzabili da altre aziende per produrre altri oggetti, investimenti in green, diffusione fra la cittadinanza della cultura per la differenziazione del rifiuto, che è il passaggio essenziale per ottenere opportunità di sviluppo delle imprese, incremento di posti di lavoro, riduzione dei costi delle bollette.
È seguita la relazione di Carlo Montalbetti, direttore generale Consorzio Comieco, che con l’aforisma “la carta ha sette vite come i gatti” ha rilevato l’importanza del riciclo di questo materiale che può essere riutilizzato molte volte prima della definitiva distruzione. In quest’ambito, secondo Montalbetti, l’Itala è messa abbastanza bene in quanto da importatore di macero per la produzione di carta è diventata in pochi anni esportatore soprattutto verso la Cina; in particolare l’Elba con la raccolta di 8,5 Kg anno/abitante si pone in prima posizione fra le isole minori italiane, con la concreta possibilità di arrivare a 10 Kg collocandosi così fra i primi posti in campo nazionale.
Terzo relatore è stato Stefano Leoni, di Fondazione Sviluppo Sostenibile, che ha posto subito in evidenza la non buona gestione dei rifiuti nel nostro paese che, soprattutto a causa del meridione, ci procura una multa europea di 80 milioni l’anno che, salvo miglioramento dell’organizzazione del riciclaggio entro tre anni, potrebbe trasformarsi in ulteriori sanzioni. L’estrazione di sostanze dai rifiuti, secondo Leoni, comporta notevoli vantaggi come riduzione di importazioni di materie prime, creazione di posti lavoro, riduzione di emissione di CO2. I suoi suggerimenti a tale scopo si posso così sintetizzare: servizio più diffuso sul territorio, tariffa puntuale (meno rifiuto produco meno pago), più corretto smaltimento degli inerti, programmi di prevenzione con nuove figure professionali, istituzione di centri artigianali per riutilizzo e riparazioni.
L’ultimo a relazionare è stata Renata Laura Caselli, dirigente Settore Politiche Ambientali Energia e Clima Regione Toscana. Il funzionario ha richiamato l’attenzione su come l’economia circolare sia al centro dell’interesse della Regione che la ha già inserita nel piano di gestione rifiuti e bonifiche adottato nel 2014. L’obiettivo, definito molto ambizioso dalla stessa relatrice, è di portare in Toscana entro il 2020 la raccolta differenziata al 70% e al 10% il conferimento in discarica: in quest’ambito un significativo esempio è l’istituzione di numerose fontanelle attingendo acqua alle quali si riduce notevolmente l’uso di bottiglie di plastica.
La Caselli ha continuato evidenziando l’impegno dell’Ente Regione che in questo settore ha prodotto molti miglioramenti anche se molto altro resta ancora da fare come nel caso degli inerti. La conclusione della relatrice è stata una nota positiva con cui essa ha fatto rilevare come all’Elba si sia registrato negli ultimi quattro anni un notevole incremento nella raccolta differenziata con particolare riferimento a quella della carta.
Sono seguiti, con suggerimenti e domande non privi talvolta di spunti critici, gli interventi del pubblico fra i quali quello del sindaco di Marciana Anna Bulgaresi centrato soprattutto sugli inerti, del sindaco di Porto Azzurro Luca Simoni che ha evidenziato le difficoltà in questo ambito del suo comune che è fuori da ESA, di Paolo Gasparri ex dirigente ISPRA che ha proposto l’utilizzo del contributo di sbarco per il miglioramento di raccollta e riciclaggio, di Walter Bresciani Gatti collaboratore ESA che ha riferito sullo smaltimento delle posidonie, ed infine di Francesco D’Anselmi direttore della casa di reclusione di Porto Azzurro che ha riferito in particolare sull’attività della falegnameria del carcere dove il truciolame viene raccolto e destinato alla produzione di pellets.
Nel suo intervento conclusivo Gabriella Solari, ringraziando il pubblico presente ed i relatori, ai quali è stato fatto omaggio del guidoncino del Club e di una copia del Notiziario interno, ha informato dell’intenzione di ESA di proporsi come gestore unico per l’Elba allo scopo di operare con le stesse modalità su tutto il territorio.