La Zona umida di Mola e i suoi dintorni, nonostante il degrado denunciato più volte da Legambiente, continuano ad essere una straordinaria calamita per l’avifauna migratoria, stanziale o che cerca semplicemente un punto di sosta e ristoro.
Questa volta l’ospite è straordinario all'Elba, un Airone Guardabuoi (Bubulcus ibis), fotografato da Saverio Pierulivo. Ma ancora più singolare il posto dove staziona: il magnifico uccello dal piumaggio bianco e dal lungo becco giallo, è presente nella piana di Mola da una decina di giorni, al limitare della preziosa Zona umida, che non manca di riservare nuove sorprese.
«Questo Airone – spiega Giovanna Neri di Legambiente - è infatti probabilmente uno dei primi della sua specie ad essere avvistato nella zona, appartiene ad una specie protetta dalla Direttiva Uccelli europea, ed è incluso nella Lista Iucn e nell’allegato III Cites, L'Airone ha scelto come luogo di vedetta prima il tetto di una banca, poi ha preferito il cofano di un'auto parcheggiata per trascorrere il pomeriggio. L'avvicinamento a terra non sorprende, questi Aironi amano le aree aperte vicino alle zone umide, soprattutto se coltivate e con presenza di grandi animali, cavalli e buoi, con cui convivono storicamente in un reciproco scambio».
L’Airone Guardabuoi si nutre infatti di cavallette e coleotteri che tipicamente “accompagnano” gli animali mentre questi si muovono lentamente sul terreno erboso. Può capitare anche di vederlo appollaiato sopra i bovini stessi. Questa specie, infatti, nutrendosi di piccoli parassiti come zecche e mosche, porta molti benefici ai ruminanti. Offrendo buon cibo, i bovini ricevono in cambio un segnale di allarme in caso di pericolo: da qui il nome di “Airone guardabuoi". All'interno delle zone umide si nutre anche di pesci, anfibi e invertebrati acquatici e terricoli, nonché di piccoli roditori che scova nei terreni agricoli in fase di lavorazione. «I bianchi Aironi Guardabuoi – conclude Giovanna Neri - minacciati dai pesticidi, dal bracconaggio e dalla riduzione dell'habitat, compiono anche un prezioso servizio tenendo sotto controllo i parassiti, dimostrandosi amici dell'uomo e degli animali».
Legambiente Circolo dell'Arcipelago Toscano