Fra gli interpreti del convegno sulla prevenzione oncologica promosso dal Lions Club Isola d’Elba col patrocinio del Comune di Portoferraio, il Prof. Fabio Landoni, relatore sul tema “LA PREVENZIONE GINECOLOGICA NELL’ERA DEL TERZO MILLENNIO”, il Dott. Gianni Baldetti su “IL TUMORE ALLA MAMMELLA: IERI, OGGI E DOMANI” ed il Dott. Lucio Rizzo con funzioni di moderatore, è stata notata una trasversale ed unanime valutazione dei positivi risultati delle vaccinazioni a partire dalle singole persone, al loro ambiente di vita, fino all’intera umanità.
L’incontro, tenutosi nel pomeriggio di sabato 6 maggio al Centro Congressi De Laugier di Portoferraio, ed avente come argomento “LA PREVENZIONE ONCOLOGICA FEMMINILE”, è stato aperto, davanti ad un folto pubblico, con l’introduzione del presidente del Lions Club Gino Gelichi, i saluti del lion Presidente di Zona Umberto Innocenti e del vicesindaco Roberto Marini.
Per entrare quindi nel vivo dell’argomento, ha preso la parola il Prof. Fabio Landoni, Direttore dell’Unità di Ginecologia Preventiva del I.E.O. di Milano, che, partendo dalle prevenzioni primaria, secondaria e terziaria sui tumori dell’apparato genitale femminile che spaziano dallo stile di vita, ai sintomi, alle diagnosi, ne ha elencato i fattori di rischio fra i quali obesità, menarca precoce, menopausa tardiva, ovario policistico, prima gravidanza dopo i 35 anni, ereditarietà, fattori genetici.
Sottolineando i limiti di alcuni metodi diagnostici come l’ecografia e la valutazione dei marcatori, Landoni ha evidenziato i vantaggi per la prevenzione del cancro ovario offerti dai contraccettivi i cui effetti si protraggono negli anni proporzionalmente al periodo di assunzione.
Dopo aver suggerito la necessità di limitare al massimo gli interventi chirurgici per i negativi effetti che essi hanno sulla paziente anche per l’aspetto psicologico, il relatore ha ricordato che in alcuni paesi il tumore della cervice uterina è in regressione e ne è prevista la scomparsa nel giro di pochi decenni grazie alla scoperta che esso è dovuto ad un virus (papilloma virus) combattibile con la vaccinazione; a tal proposito egli ha sottolineato come invece in Italia, dove è intensa una incomprensibile campagna antivaccinale che la pone in controtendenza con il resto del mondo, tale patologia è in aumento.
La parola è quindi passata al Dott. Gianni Baldetti, Dirigente Medico dell’U.O. di Chirurgia Generale dell’Ospedale di Massa, che, premettendo che negli ultimi anni a fronte di un aumento dell’incidenza del tumore alla mammella, si è registrata una diminuzione della mortalità ad esso attribuibile, determinata dalla prevenzione e dal percorso terapeutico, ha diviso i fattori di rischio fra non modificabili, come età, storia personale, fattori genetici, e modificabili, quali peso corporeo, fumo, assunzione di alcolici, alimentazione.
Fra i suggerimenti che Baldetti fornisce in materia di prevenzione figurano la vaccinazione, la partecipazione a campagne di screening, l’autopalpazione, la diagnosi precoce, la sensibilizzazione dell’utenza sulla possibilità di cura della malattia, l’evitare la mastectomia preventiva (effetto Jolie) vista la sua inutilità, l’adozione, per quanto possibile, di terapie più dolci e personalizzate che spesso portano a migliori risultati. Ma quando il gioco si fa duro, come afferma il relatore, deve entrare in azione il chirurgo.
Egli a tal proposito ha ricordato come nel tempo, da interventi invasivi (mastectomia demolitiva) che si praticavano anni fa, si è giunti, grazie anche agli studi del Prof. Veronesi, ad una chirurgia (mastectomia conservativa) che permette di ridurre al massimo le asportazioni e, con tecniche quali l’innesto di protesi e la ricostruzione tramite tatuaggi tridimensionali del capezzolo, di conservare integralmente l’aspetto fisico precedente, fattore questo di grande rilevanza specialmente sotto il profilo psicologico.
I progressi nella ricerca condotti da team multidisciplinari, l’affidarsi a professionisti qualificati, la cura delle ferite ed insieme dell’anima, sono alcuni dei fattori che servono, come afferma il Dott. Baldetti “a riportare la donna al centro del nostro programma”.
Agli interventi sono seguite numerose domande del pubblico presente in sala fra cui è stata notata la rilevante presenza di medici e personale sanitario in genere.
A conclusione e a ricordo dell’incontro il presidente lions Comandante Gino Gelichi ha fatto omaggio ai due relatori del guidoncino, che quest’anno reca i simboli del cinquantenario dalla fondazione, e di una copia del Notiziario del Club.