Recentemente l’Elbana Petroli ha chiesto il rinnovo delle concessioni demaniali alla Capitaneria di Porto ed al Comune di Portoferraio: 2.790 m2 in viale Teseo Tesei per un deposito costiero per prodotti petroliferi per autotrazione e della concessione demaniale marittima di 1.665 m2 che scade il 31 dicembre 2012 per il deposito di oli minerali SIF, il terreno circostante ed un pontile e Legambiente Arcipelago Toscano ha scritto alla Capitaneria di Porto ed al Sindaco di Portoferraio ricordando che da tempo sottolinea la necessità di spostare un deposito costiero di carburanti inserito dal Sistema Informativo Regionale dell'Ambiente della Toscana (SIRA) tra quelli a rischio di incidente rilevante e che è con tutta evidenza un grave fattore di rischio: vicinissimo ad un polo scolastico e di un supermercato che sorgono dall’altra parte di Viale Tesei, a diverse attività lavorative, nell’immediata vicinanza di un porto turistico e da un cantiere navale ed a poche decini di metri dall’approdo dei traghetti Portoferraio-Piombino e del centro abitato.
E’ chiaro che questa collocazione rappresenta un grave rischio ambientale e per la sicurezza dei cittadini, acuiti anche dall’ancoraggio ed ormeggio a pochi metri dalla costa delle bettoline che scaricano il loro carico di idrocarburi al deposito.
Legambiente ricorda che l’art. 22 - norme di salvaguardia - dell’“Accordo di pianificazione per la realizzazione del sistema delle attrezzature della portualità turistica e della filiera nautica - Atto di governo del territorio in attuazione e variante degli articoli 51 e 59 del RU. - Variante al Regolamento Urbanistico e Piano Regolatore Portuale”, approvato da Consiglio Comunale di Portoferraio il 21 agosto 2012, non ammette la proroga di concessioni demaniali marittime all’interno delle aree perimetrate e classificate come “Aree destinate alla portualità ed alle attività artigianali del settore nautico”, quando si tratta di funzioni e attività in contrasto con le previsioni dello stesso Accordo di pianificazione.
Inoltre nelle aree demaniali (comparto 2.1.a) per le quali sono stati richiesti i rinnovi delle concessioni demaniali dall’Elbana Petroli è prevista la demolizione degli edifici esistenti con la loro all’interno del nuovo sviluppo portuale, sul quale Legambiente ha presentato più volte le sue osservazioni, e che è già giunto alla pubblicazione da parte del Comune di Portoferraio dell’“Avviso pubblico per la selezione del progetto per la realizzazione delle previsioni della Variante al Regolamento Urbanistico e del Piano Regolatore Portuale del Porto Cantieri”.
E’ del tutto evidente che l’attuale localizzazione dei depositi dell’Elbana Petroli non è compatibile con un’area a forte rischio ambientale e nei pressi di attività economiche molto frequentate, di scuole pubbliche e di una strada che raccoglie il traffico elbano in entrata ed uscita da Portoferraio e quello in arrivo all’Elba dai traghetti.
Quindi Legambiente Arcipelago Toscano chiede che non vengano rinnovate le concessioni e che venga rimosso al più presto possibile quel rischio, avviando allo stesso tempo la necessaria bonifica del sito che con tutta probabilità richiederà tempi lunghi.
Legambiente Circolo dell'Arcipelago Toscano