Le antenne per la telefonia mobile del Puntale dell’Acquaviva, erette in uno dei punti più panoramici più suggestivi dell’Isola d’Elba, la Costa Bianca a nord ovest di Portoferraio, furono subite/volute ormai una quindicina di anni fa da un’amministrazione di centrodestra portoferraiese. Contro quella sciagurata erezione ci furono proteste, petizioni, manifestazioni a cui prese parte anche Legambiente Arcipelago Toscano.
Niente di tutto questo è avvenuto e nel 2016 Legambiente evidenziò il degrado delle strutture, la perdita di pezzi del rivestimento delle antenne, la riverniciatura estemporanea, l’abbandono di un luogo che si era promesso sarebbe diventato un posto sosta fiorito e attrezzato e che invece risulta un degradato parcheggio polveroso, circondato da una discarica diffusa che infestava la sottostante macchia mediterranea, anche con la presenza di materiali pericolosi e di amianto.
Ora, le antenne che sarebbero dovute scomparire, essere spostate, delle quali si prometteva di ridurre l’impatto paesaggistico, sono state “impreziosite” di una specie di cappella funginea di grosse dimensioni che quell’impatto lo moltiplica, sfigurando ulteriormente un’area paesaggistica di eccezionale pregio.
L’unico tentativo di mascherarle sono dei poveri e striminziti cipressi che acuiscono l’impressione di desolante presa in giro.
Dobbiamo ancora una volta constatare che le amministrazioni pubbliche preferiscono tutelare gli interessi di una qualche multinazionale della telefonia piuttosto che mantenere le promesse fatte ai cittadini e ai propri elettori.
In tutta questa vicenda di ordinario menefreghismo pubblico, continuiamo a chiederci che fine abbia fatto la Soprindendenza, ma forse è troppo impegnata a negare i permessi per mettere i pannelli solari sui tetti perché, quelli sì, deturpano il paesaggio.
Legambiente Circolo dell'Arcipelago Toscano