Caro Tiberto,
non avrei voluto ritrattare l'argomento "orca", che ti ha sconvolto così profondamente. Io non vado su facebook, non ne sento l'esigenza e men che meno vi scrivo per ottenere il consenso di amici, parenti, conoscenti, compari e ruffiani. Qualcuno, però, mi ha riferito che su detto social ti sei espresso, nei miei confronti, in maniera non proprio simpatica. Così facendo, ti faccio notare, sei ingenuamente incorso nel reato di "diffamazione aggravata a mezzo stampa" ai sensi e per gli effetti dell'art. 595 comma terzo del c.p.; ma io non porto rancore, capisco il momentaneo obnubilamento dovuto alla rabbia e alla difficoltà della circostanza in cui ti sei cacciato e non te ne voglio. Capisco anche di aver peccato, forse, di "lesa maestà": per questo ti invito a pubblicare il tuo curriculum vitae, citando solo i titoli ufficiali posseduti (quelli che contano), risparmiandoci le benemerenze (che non contano nulla), che sarebbe di sicuro conforto per tutti.
Tuttavia credo di avere il diritto di replica. Nel tuo secondo articolo pare ti sia dimenticato l'incipit con cui esordiva il primo: "Straordinario avvistamento documentato di un'orca al largo di Capraia". Ricordi? Dove l'aggettivo "documentato", in questo caso, documentava appunto quanto documentato sia il rigore scientifico di chi l'ha scritto.
Nel secondo, invece, che non ha né capo né coda (roba da rimanere veramente "stercofatti" per l'equilibrismo dialettico adottato), tenti di risolvere l'abbaglio preso (che in termini di biologia marina potremmo anche definire "granchio"), tirando in ballo un "giochino" ove si parla di gnomi, Madonna di Capraia (?), pseudorche, globicefali, grampi, pinne dritte, pinne storte, più chiaro, meno scuro, spruzzi, non spruzzi ed altre farneticanti minchiate.
Ma voglio darti un altro appiglio: forse, data la prospettiva non proprio chiara della foto in questione, potrebbe essersi trattato di un tuffo carpiato (hai notato l'angolatura del corpo in fase di "raccolta"?) con doppio avvitamento e triplo salto mortale. Poco probabile, ma non impossibile.
Sinceramente mi sfuggono i tuoi trascorsi accademici, ma la realtà dei fatti evidenzia l'assordante silenzio dietro cui si sono trincerati gli studiosi dell'ambiente marino, nessuno dei quali, almeno per ora, se l'è sentita di abbracciare, in maniera ufficiale, la tua tesi sugli organi di stampa e ciò mi pare sufficientemente significativo.
L'apoteosi è poi rappresentata dal fatto che neanche il sig. Wolf-Dieter Stucken, autore della foto, si è fatto vivo per sostenerti! Forse si sta ancora sbellicando dalle risate, confermando l'ipotesi che si sia trattato di una straordinaria presa per i fondelli (detta in maniera elegante).
Il tuo primo articolo, in sostanza, è rimasto una voce nel deserto; il secondo un abbaiare alla luna.
In conclusione: "Era meglio se te ne stevi", avrebbe detto saggiamente mia nonna.
De hoc satis. Ovvero "Passo e chiudo".
Ti saluto cordialmente e, per quanto mi riguarda, "cin cin" e amici più di prima.
P.S. Che le orche, per quanto raramente, possano essere avvistate anche nel Mar Mediterraneo è cosa nota (basta andare su internet per averne conferma) e non è necessario gridare al miracolo.
Quanto esposto sopra ed in precedenza non esclude questa eventualità, riferendosi, se non l'avessi ancora capito, soltanto ed esclusivamente alla foto scattata dal sig. Sticken.
Giacinto Mosso