La splendida esperienza di VELE SPIEGATE nell'Arcipelago Toscano, seguita con particolare attenzione e affetto da Elbareport, troverà nei prossimi giorni due momenti di valutazione: di livello nazionale il 29 settembre a Firenze e il giorno dopo all'Elba.
Chi ha partecipato ad una di queste nove settimane a vela raccogliendo e catalogando i rifiuti spiaggiati è rimasto soprattutto impressionato dalle enormi quantità di polistirolo, dalla briciola alla cassetta, che infestano le più inaccessibili cale dell'Arcipelago.
Chi se non Legambiente, cui va il merito di aver promosso il progetto Vele Spiegate, può essere in grado di valorizzare questa esperienza sul campo, modificando, almeno in parte, lo stato di cose presente? Mi riferisco cioè alla necessità di una battaglia politica (è al Parlamento che bisogna arrivare) che, coinvolgendo la categoria dei pescatori, arrivi rapidamente a eliminare le cassette di polistirolo (i cui pezzi sbriciolati si trovano in ogni spiaggia, nelle dune ed entrano nella catena alimentare). Un'alternativa c'è, sulla quale lo stesso Cigno Verde si è già mosso: quella dei biodegradabili contenitori di origine vegetale (mais grano barbabietola) a base di acido polilattico.
Sono convinto che muovendosi con la stessa determinazione che si ebbe per eliminare le famigerate buste di plastica, si riuscirà anche nell'impresa di liberare il Mare Nostrum dal polistirolo. Sarebbe anche un bel ritorno d'immagine sapere che si è arrivati a questo risultato partendo da un'esperienza nata all'Elba e nell'Arcipelago.
CR