Legambiente Arcipelago Toscano ha ricevuto la seguente segnalazione: «Salve, sono un escursionista, pochi giorni fa ho percorso la Grande Traversata Elbana (GTE). Voglio segnalare che il percorso nella maggior parte dei tratti in cui la carreggiata è stretta e si passa tra la vegetazione è completamente chiuso. In particolar modo nei pressi di Monte Grosso (tratto dall'incrocio con la strada della Parata fino quasi alla cima) e di Monte Perone (tratto dalla carrareccia che va a Sant’Ilario fino al Poggio San Prospero) come da foto allegate. Inoltre ho notato che alla fine della discesa del sentiero 44 in Località Literno è stata posizionata una barriera per impedire il passaggio delle moto. E' un vero peccato che sia stato lasciato uno spazio laterale più che sufficiente per il transito come appare evidente dalle tracce passano ancora indisturbate. Sarebbe stato sufficiente posizionare una barriera qualche metro più grande e qualche metro più indietro in corrispondenza di un ponte su un fosso. Si è appena concluso il festival del Camminare inoltre a quanto pare già da 6 mesi il parco ha incaricato una ditta per la sistemazione dei sentieri. Non capisco per quale motivo non si è ancora intervenuti sulla GTE, fiore all'occhiello dei sentieri elbani. Avete idea se e quando il parco si occuperà anche della sistemazione di questo tracciato che penso sia il più importante dell'Elba? p.s. lungo il cammino ho anche notato una bacheca gettata nel deposito del Comune di Marciana, sembra in buone condizioni, di certo il pannello con le indicazioni su un percorso del parco intorno al monte San Bartolomeo poteva essere riutilizzato».
Per quanto riguarda il ripristino della sentieristica della GTE e il cartello abbandonato giriamo la richiesta di chiarimenti al Parco Nazionale.
Per quanto invece riguarda il passaggio abusivo delle moto da cross lungo quello che con la nuova numerazione è il sentiero 244 e in generale sulla sentieristica del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, questo bypassamento della barriera anti-moto installata solo pochi giorni fa dal Parco è gravissimo e dimostra che quanto detto da diversi motocrossisti – “Se il Parco mette un divieto noi non ci passiamo” - non corrisponde a quel che avviene in realtà, con i cartelli di divieto e le barriere divelti, le scalinature distrutte e le norme regionali e del parco continuamente violate. Infatti il sentiero 244, così come numerosi altri, è devastato dal passaggio illegale di moto da cross di elbani, continentali e forestieri e troppo spesso su questi tracciati pedonali e piste forestali si attuano raid organizzati e a pagamento.
Messa la barriera trovato l’inganno, verrebbe da dire… anche se la barriera ha evidentemente un “buco” dal quale questi vandali motorizzati hanno deciso di passare, provocando danni alla vegetazione e al piano di calpestio appena ripristinato, che poi il parco dovrà riparare spendendo soldi.
Raid di moto da cross ed enduro ci vengono segnalati anche nei sentieri del Parco Nazionale del Comune di Rio nell’Elba, con estesi danneggiamenti di quanto da poco ripristinato grazie a un finanziamento al Comune del Parco Nazionale.
Da troppo tempo Legambiente chiede una regolamentazione dell’attività di motocross all’Elba e il rispetto di normative e direttive europee. Questo ultimo episodio dimostra il disprezzo per ogni possibile soluzione, ma dovrebbe portare il Parco Nazionale, e ancor più i comuni completamente inerti – quando non disattenti complici - in materia, a trovare soluzioni condivise che garantiscano a chi vuole fare motocross di farlo solo dove è possibile e consentito, non certo sui sentieri appena ripristinati e nel Parco Nazionale.