La cosa che io contesto fermamente in tutto ciò che riguarda il desalinizzatore è la mancanza assoluta di confronto economico con soluzioni diversificate.
A mio avviso non è possibile autorizzare e soprattutto finanziare opere senza aver paragonato la nuova opera con soluzioni alternative non solo dal punto di vista tecnico ma anche e soprattutto da quello economico. Io non sono ovviamente in grado di determinare i costi di esercizio del dissalatore, del resto mai resi noti, ma però posso indicare approssimativamente cosa si potrebbe fare subito con i 15 milioni di euro che si spendono per un primo lotto da 40 l/sec di dissalatore (una portata che, nel giorno di punta estiva nel quale occorrono più di 500 l/sec, rappresenta una vera inezia). Ebbene con tale cifra si potrebbero costruire (senza tener conto del ritorno economico a seguito dell’utilizzazione di circa 250000 mc di marino proveniente dagli scavi che costituirebbe un prezioso materiale sabbioso da usare per il ripascimento delle spiagge e quale inerte da calcestruzzi e malte) si potrebbero costruire ben 4 Km di galleria /serbatoio rivestito in calcestruzzo e scavato sotto il M. Capanne ad una quota di 150 m. sul mare e compreso annesso impianto di filtrazione e disinfezione delle acque di pioggia. (per progetto di massima vedi https://goo.gl/xnKst8). Il suo volume utile di 300000 (trecentomila mc) potrebbe essere riempito a costo prossimo a zero dalle acque di pioggia che sul Capanne piovono abbondanti tutti gli anni nelle stagioni autunno-inverno e primavera. Tali acque, sempre integrabili con quella invernale dell’acquedotto, richiederebbero solo una filtrazione e disinfezione per renderle potabili ed immagazzinarle al buio, protette dai raggi solari in altre parole presenti nel loro ambiente sotterraneo naturale e quindi atte a conservarsi intatte fino alla successiva estate. Questo il confronto con il desalinizzatore: Poter disporre per il prossimo anno (e per tutti gli anni futuri) di buonissima acqua potabile di costo prossimo allo zero, acqua posta ad una quota sufficiente per alimentare direttamente a gravità la rete di distribuzione quindi senza bisogno di pompe e degli enormi quantitativi di energia elettrica richiesti dal desalinizzatore. Il suo volume di 300000 mc sarebbe in grado di sostituirsi totalmente al desalinizzatore (anche considerato a fine secondo lotto per una la portata continua di 80 l/sec) per un durata di circa 40 giorni il che equivale a tutto il periodo annuale nel quale il desalinizzatore resterà in moto. Pertanto i 4 Km giustificherebbero in pieno la mancata realizzazione del desalinizzatore. Non sarebbe necessaria alcuna occupazione di terreno in superficie essendo tutte opere sotterranee.
Ma il vantaggio notevolissimo è quello che accadrebbe nella realtà e cioè che , potendo usufruire contemporaneamente dell’acqua dei pozzi e sorgenti dell’acquedotto elbano e parzialmente anche di quella della Val di Cornia. di far fronte a punte di consumo elevatissime essendo proprio questa la caratteristica fondamentale dei serbatoi come quello in argomento: essi possono dare per periodi brevi portate elevatissime da confrontare con il desalinizzatore che non è in grado mai di dare più di 80 l/sec., e quindi sarebbero in grado veramente di coprire le punte elevatissime di consumo elbano che hanno la caratteristica di essere molto brevi durante l’estate.
Marcello Meneghin