Come ad ogni fine stagione turistica elbana anche quest’anno, da qualche giorno chi ne ha competenza, trae le conclusioni. Ed inizia il balletto dei numeri. Chi parla di una crescita in percentuale inferiore al 5%, chi invece assicura un incremento a due cifre, chi vuole tutto e subito, chi vuole destagionalizzare e chi chiude a fine settembre, chi vuole aumentare i posti letto e chi tira a fare “ciccia”, e così via.
Sicuramente è sotto gli occhi di tutti che le presenze sull’isola sono state molte anche se la stagione è iniziata tardi, senz’altro tutta l’isola ne ha tratto giovamento ma...ma il territorio non ne ha guadagnato. Tralasciando il “vile denaro” guardiamoci intorno e vediamo un minimo esempio di come spesso ci ritroviamo il territorio. Quello che ho fotografato è solo un piccolo spiazzo adibito a parcheggio per i frequentatori della spiaggia di Barabarca. Rifiuti di ogni genere ormai polverosi e consumati dal tempo e viene da chiedersi come sia possibile permettere che ci venga ridotto il territorio in queste condizioni, e soprattutto come sia possibile non intervenire tempestivamente per ripulire. Ho notato anche che nello spiazzo non era disposto nessun cassonetto per i rifiuti.
Purtroppo questo è quello che si presenta ai nostri occhi ogni qualvolta ci mettiamo ad osservare le nostre bellezze, ovunque troviamo cose gettate dalla lattina al pacchetto di sigarette, dalla bottiglietta alle macerie, pneumatici e via dicendo. E per tornare al discorso iniziale secondo me chi snocciola numeri dovrebbe pensare anche a mantenere intatte le nostre bellezze, oltre che a costruire e ad incrementare le presenze. Ma è questo che vogliamo far vedere a quei turisti che tanto spremiamo? E poi scusate, ma perché dobbiamo sempre pensare al Turista? Ha forse senso pulire solo nei mesi estivi e tralasciare i servizi per tutto il resto dell’anno? E’ questo il rispetto per chi vive all’Elba? O forse siccome il turista in bassa stagione paga meno allora deve sopportarsi la sporcizia ovunque?
E poi se vogliamo continuare la danza dei numeri aggiungendoci quelli della famosa e vituperata Tassa di sbarco, pagata anche da chi soggiorna da parenti od amici, la cosa è ancora più distorta e penosa.
Roberto Borra