In riferimento all'articolo apparso qualche giorno fa su Elbareport sulla solita polemica che Legambiente attua quando l'amministrazione campese decide un taglio di pini, vorrei velocemente dire anche io qualcosa, visto che sono parte in causa.
Come sempre, si parla a sproposito perchè non si sa cosa c'è dietro e perchè si è giunti a una certa decisione piuttosto che ad un'altra. Innanzi tutto direi di fare alcune precisazioni: mi sembra proprio fuori luogo parlare di "galleria monumentale" di via per Portoferraio.
Via per Portoferraio negli anni è diventata sempre più uno schifo (e siamo all'ingresso del paese) proprio a causa dei pini, che non mi risultano essere alberi monumentali (non so querce, ne magnolie nè abeti, ma pini che stanno bene nelle pinete!!!).
I "rischi per le persone e il traffico" - come viene ripoortato - non dipendono certamente dalle tempeste di vento, ma proprio dalla natura del pino. Il pino danneggia le strade, il pino (mi) ha danneggiato le colonne del cancello, ed il cancello stesso, (mi) ha danneggiato svariate volte gli scoli per le acque reflue, il pino, visto che con le radici dissesta strade e marciapiedi, impedisce alle persone con difficoltà motoria di camminare serenamente nei marciapiedi, impedice ai passeggini e alla carrozzelle di passare sul marciapiede e passare invece sulla strada, mettendo oltre modo a rischio la propria e altrui sicurezza.
Per il pino non si può parlare di "una potatura fatta a regola d'arte": ciò che fa danno non è la chioma, ma le radici che si espandono per quanto è grande la chioma (lo sanno anche i bambini delle elementari).
La "salute dei cittadini" - come riportato nell'articolo - non è messa in pericolo dall'abbattimento di qualche pianta che avrebbe un suo habitat naturale (le pinete appunto). La salute del cittadino si garantisce in tanti altri modi... Quando sono stati piantati negli anni '60 perchè andava di moda (e quindi non sono alberi secolari - salviamo almeno la matematica) nessuno avrebbe saputo che Campo si sarebbe così sviluppato e che questa strada - unica via di accesso - sarebbe stata così trafficata.
Ora ci sono leggi e articoli del codice civile che ci dicono che quei pini non possono stare più dove sono, soprattutto se recano danno o se mettono a rischio la salute e l'incolumità del cittadino, per cui si può prevedere all'estirpazione (articoli del Codice Civile (892, 893, 894, 896) dal momento che l’albero non è disposto a distanza regolamentare (tre metri per alberi ad alto fusto dal confine stradale) come si evince dall’art. 892 C. civile e dalla Circolare Ministeriale 8321 dell’11.08.1966.
Abito qui dal 1973 e se mi dovessi mettere a fare il conto di tutto ciò che io e la mia famiglia ha versato in termini di denaro e salute per i pini... non basterebbero svariate pagine. Vero è che in tutti questi anni, non solo abbiamo visto raramente personale tecnico delle varie amministrazioni venire a controllare, ma soprattutto nessuno di Legambiente a curare, potare a regola d'arte questo "grande" patrimonio di via per Portoferraio... "Forse un po' di coerenza e di buon senso non guasterebbero" nemmeno da parte vostra!
Corrado Nesi