Alcuni escursionisti e soci hanno segnalato a Legambiente Arcipelago Toscano l’ennesima chiusura e spostamento arbitrario della sentieristica a Galenzana, al confine con il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e in piena Zona speciale di conservazione (Zsc) e Zona di protezione speciale (Zps) Monte Capanne – Promontorio dell’Enfola.
Infatti dopo la chiusura abusiva del sentiero costiero storico che portava alla spiaggia di Galenzana e di quello che portava ai Salandri con la creazione di un percorso “alternativo”, ora lo stesso percorso alternativo pare essere stato modificato nel suo tratto finale – utilizzando la precedente tecnica di occultamento con frasche e di chiusura con paletti e cordame usata per il sentiero costiero storico del quale da anni Legambiente chiede la riapertura – e spostato nella foce del piccolo corso d’acqua che sfocia sulla spiaggia (cosa che ha comportato ancora una volta taglio di vegetazione), creando un nuovo improprio e pericoloso accesso all’arenile.
Inoltre continuano i lavori di costruzione, ampliamento e disboscamento all’interno della proprietà costiera, con la comparsa di cartelli di proprietà privata. Secondo Legambiente Arcipelago Toscano, è evidente che questo stillicidio di chiusura di sentieri, cambiamento di percorsi, cartelli, che scoraggiano la fruizione e il transito a piedi nell’area, punta a una privatizzazione dell’intera zona e della spiaggia.
Per questo gli ambientalisti chiedono a Comune di Campo nell’Elba e Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano se quanto realizzato e in corso di realizzazione è stato autorizzato e se è conforme alle eventuali autorizzazioni rilasciate e ai vincoli ricadenti sull’area, ma anche «Quali siano gli interventi che le Amministrazioni interessate prevedono per restituire l’area di Galenzana e la sua sentieristica storica, mappata e campionata alla libera fruizione della cittadinanza e degli escursionisti e bagnanti».