Mentre i volontari di Vele Spiegate continuano a ripulire e setacciare le spiagge e le coste dell’Arcipelago Toscano, i soci elbani di Legambiente non si sono certo scordati cosa succede a terra e continuano a scovare discariche abusive e brutture. E’ il caso di quanto scoperto in seguito alla segnalazione di lavori di scavo e realizzazione di strade in località Monte Fabbrello, nella collina sopra il nuovo depuratore di Portoferraio, lavori che a quanto pare riguardano la realizzazione di un impianto di trattamento e riciclo degli inerti edili.
In una lettera inviata al Sindaco di Portoferraio e alla presidente di Esa, l’Associazione ambientalista spiega: «Ci siamo recati nell’area ed abbiamo potuto verificare nelle vicinanze una discarica abusiva di vari materiali (coordinate: 42° 47' 02.71" N - 10° 21' 04.23" E): Si tratta di un’area vicina al “laghetto", una vecchia cava dismessa che veniva usata come discarica e sito di pasturazione abusiva dei cinghiali, che è stata in gran parte ripulita dopo le denunce di Legambiente degli anni passati, ma dove qualcuno scarica ancora abusivamente rifiuti».
Il Cigno Verde isolano fa notare che «Fra l'altro, nella discarica abusiva sulla via di Monte Fabbrello si notano i resti di una palma tagliata probabilmente perché infestata dal punteruolo rosso. Uno smaltimento improprio e pericoloso perché potrebbe favorire la diffusione di questo dannoso insetto invasivo».
Per questo Legambiente Arcipelago Toscano cheiede a Comune ed Esa «Un pronto intervento per bonificare l’area interessata dalla discarica abusivo e per individuare i vandali che hanno commesso questi reati a spese della comunità».
Inoltre, gli ambientalisti elbani colgono l’occasione, per invitare l’Amministrazione Comunale di Portoferraio «a non trasformare l’area intorno al nuovo depuratore in una zona “industriale” che stravolgerebbe una zona boscata di grande valore ambientale e paesaggistico».