La Commissione Ambiente della Camera ha esaminato ieri lo Schema di decreto del Presidente della Repubblica relativo al regolamento di riordino degli enti vigilati dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare (atto n. 527), che comprende anche la nuova composizione dei Consigli direttivi dei Parchi nazionali.
Con il parere positivo all’atto del Governo la Commissione ha anche fornito importanti indicazioni sulla futura composizione dell’organo collegiale di governo dei Parchi nazionali, smentendo il parere già fornito in merito dalla Commissione Ambiente del Senato.
I nuovi Consigli direttivi dei Parchi nazionali previsti dal comma 4 dell'articolo 9 della legge quadro n. 394 del 1991, dovrebbero essere in futuro costituiti da sei componenti nominati con decreto del Ministro dell’Ambiente tra esperti particolarmente qualificati in materia naturalistico–ambientale di comprovata competenza, con questa composizione: tre designati dalla Comunità del Parco (i Comuni ed altri Enti Locali), uno indicato dalle Associazioni ambientaliste riconosciute, uno designato dal Ministero dell’Ambiente ed uno dall’Istituto Superiore per la Protezione della Ricerca Ambientale (ISPRA).
Per le Associazioni ambientaliste FAI, Italia Nostra, LIPU, Mountain Wilderness, Pro Natura, Touring Club Italiano, WWF Italia, con il parere della Commissione Ambiente della Camera si è fatto un passo importante verso la giusta direzione, garantendo da una parte l’applicazione delle norme per la semplificazione degli Enti pubblici e la riduzione delle spese, atto obbligato dai provvedimenti degli ultimi anni sulla riduzione della spesa pubblica, e dall’altra ristabilito un principio fondamentale della legge quadro sulle aree protette rispetto alla rappresentanza degli interessi nazionali all’interno del principale organo di governo collegiale dei parchi nazionali. Le sette Associazioni sollecitano adesso da parte del Governo la rapida approvazione del Decreto del Presidente della Repubblica sulla nuova composizione dei consigli, secondo le indicazioni della Commissione Ambiente della Camera.
La rapida approvazione del DPR consentirà di procedere rapidamente al rinnovo di molti Consigli direttivi dei Parchi nazionali, scaduti ormai da molti mesi, ristabilendo finalmente le condizioni per un’efficace gestione dei nostri Parchi nazionali.
La riduzione del numero dei componenti a 6 è, secondo le Associazioni ambientaliste, il giusto compromesso tra le richieste del Ministero dell’Economia ed il rispetto della giusta rappresentanza dei diversi soggetti nei consigli direttivi dei Parchi nazionali indicati dalla Legge quadro sulle aree naturali protette. Una maggiore riduzione del numero dei componenti degli organi collegiali per un verso avrebbe sacrificato l'esigenza di un’adeguata rappresentatività del territorio nella definizione delle politiche di gestione dei singoli Enti e, per altro verso, non avrebbe comunque paradossalmente realizzato alcun effetto reale di contenimento della spesa pubblica.
Il parere della Commissione Ambiente della Camera ristabilisce il giusto equilibrio anche rispetto al parere espresso dal Senato, che aveva indicato una riduzione da 6 a 10 componenti, rispetto agli attuali 12, non rispondendo in modo adeguato al mandato delle norme approvate dagli ultimi due Governi sulla semplificazione della pubblica amministrazione e riduzione della spesa pubblica. Il parere della Camera corregge anche l’indicazione del Senato per una diversa composizione della rappresentanza nell’organo di governo dei parchi nazionali, escludendo l’inserimento di soggetti che rappresentano specifici interessi di settore, confermando la giusta rappresentanza degli Enti locali, del Ministero competente, degli esperti naturalisti e in materie ambientali, indicati dall’ISPRA, e delle Associazioni ambientaliste espressione dell’interesse generale della protezione della natura.
LIPU