Lei si chiama Wafaa Al Fraheen, è un ingegnere kuwatiana che vive e lavora ad Al Kuwait, la capitale. E' protagonista di una storia di coincidenze e di rapporti umani che ci mostra come il mondo sia piccolo e interconnesso.
Dopo lo tsunami della fine del 2004, Wafaa conosce in Sri Lanka, Lucilla Andreanelli (da molti anni frequentatrice dell'isola d'Elba), fondatrice della Casa Famiglia Mihiri Gedera, un progetto rivolto ai minori, uno tra i numerosi interventi di ricostruzione post tsunami seguiti in loco.
All'emergere di un serio problema articolare al ginocchio destro della Signora Wafaa – una gonartrosi- l'amicizia e la confidenza nata in quei luoghi si trasforma in una comune indagine per capire se è possibile una cura ricostruttiva prima di quello che sembrava l'inevitabile intervento operatorio.
Lastre alla mano, sondati alcuni medici in vari Paesi europei che propendevano per la drastica soluzione, tramite la mediazione della Sig.ra Lucilla, amica e paziente del medico elbano Dr. Giuseppe Carano, Wafaa raggiunge nell'estate scorsa Marina di Campo per sottoporsi ad un “trattamento ricostruttivo dell’articolazione del ginocchio destro gravemente danneggiato da una avanzata gonartrosi”.
Un trattamento durato un mese e mezzo a base di sedute di agopuntura, infiltrazioni con prodotti biologici e manipolazione veicolata da arnica, oltre all'assunzione, anche successiva, per via orale di prodotti ayurvedici (nei quali è specializzata l'erboristeria Elicriso di Portoferraio) e/o fitoterapici adatti alla ristrutturazione delle articolazioni.
Wafaa è tornata all'Elba in questi giorni per un controllo e “confrontando i dati oggettivi/obiettivi delle risonanze magnetiche prima e dopo il mio trattamento – ci dice il Dott. Carano - si evince una restitutio ad integrum della articolazione in oggetto, il che significa un completo ripristino delle strutture articolari del ginocchio trattato”.
CR