Leone Damiani la definiva enfaticamente il Pantheon elbano. Paragoni azzardati a parte, l'Annunziata, a Portoferraio, è sicuramente una delle chiese più belle dell'isola, caratteristica con la sua pianta esagona culminata dalla cupola e fronteggiata da un portico. Lo stesso Damiani, circa un secolo fa, annotava: “Questa chiesetta […] vide segnata la sua ora di abbandono da parte del clero, e di oblio e indifferenza da parte dei cittadini, […] poco o nulla mai si fece, per mantenere decorosamente questo caratteristico santuario.”
Ci sarebbe poco da aggiungere oggi. Ecco come si presenta.
Le foto mostrano l'abbandono e il degrado dell'esterno. Peraltro godrebbe di uno spazio verde in cui è piacevole sostare, non solo in raccoglimento religioso. Come si vede dalla foto di copertina anche l'ingresso della canonica è inghiottito dalla vegetazione.
Addirittura un pino è riuscito a vegetare sul tetto: immagine anche simpatica, ma quanto salubre per le murature?
Il portico mostra tutti i segni del tempo e dell'umidità.
E addirittura penosa è la situazione all'interno: uno sfacelo di sedie e arredi alla rinfusa, che avvilisce la gaiezza che i colori dell'altare e degli intonaci invece trasmetterebbero.
Una lapide, tra le tante che ricordano i personaggi carichi di gloria che qui vollero riposare, ricorda un restauro del 1931. Forse a circa 90 anni di distanza sarebbe il caso di pensare a un altro intervento di valorizzazione.
Andrea Galassi