LETTERA APERTA PER CHI AMA, E CHIUSA PER CHI ODIA
Che dirvi figli miei?
Sono sempre stata la più importante Perla del Mediterraneo , pur essendo una piccola Isola, sono la terza in Italia, dalle ossa ferrose e dal midollo granitico, un sottosuolo tra i più antichi al Mondo, contornata da il mio fratello Mare: uno dei più eleganti e cristallini; il quale mi rende ancor più importante e bella. Nel passato cari figli miei ne ho subite "di cotte e di crude": mi hanno invaso diversi popoli, derubando le mie carni, usando e appesantendo la mia pelle con muretti a secco, per poter piantare vigne e frutti, anche nei posti più pericolosi e disconnessi.
Vista dall'alto rassomigliavo ad un guerriero tatuato di una tribù Africana. Ma in passato capivo le difficoltà dei vostri nonni, che sudavano e faticavano ogni giorno per portare alla propria famiglia un "tozzo di pane" ed io li ho perdonati, dando tutta me stessa e subendo gravi ferite. Tanti di loro accecati dalla fame sono andati via, io ho cercato di fermarli, ma non ci sono riuscita, ed ho assistito allo straziante saluto familiare, e al doloroso bacio di addio sulla mia pelle. Alcuni sono ritornati ad abbracciarmi, ma altrettanti non li ho mai più rivisti. La guerra, si, la guerra anche qui è passata riempiendo di fori le mie carni e distruggendo le industrie di fusione, lasciando morte e dolore sulle mie superfici; ho sofferto ho pianto ho combattuto,sapendo che prima o poi tutto sarebbe passato. E' stata dura ripartire ricostruire riamare, ma insieme ai vostri antenati, gente tosto, forte, ammirabile ed unito, abbiamo cercato un futuro diverso: io in qualche modo ho fatto capire loro che potevano usare la mia bellezza per arricchirsi, molti riuscirono a capire rapidamente, altri invece erano titubanti ma pian piano si sono uniti. Così abbiamo intrapreso un'altra V.I.A. quella più soddisfacente per entrambi. Io "isolarmente" ho ricoperto in gran parte quei muretti e, cucito quelle ferite attraverso una brillante natura mediterranea con stupendi colori e ho inebriato il mio cielo con profumi ineguagliabili ; loro abbandonarono í propri attrezzi: zappe, corni, zapponi, guaglioni, elmetti, lampade, carburo, e pezzole, hanno provato, con sacrificio riorganizzare un futuro attraverso l'accoglienza e l'ambiente che ci distingue. Tante persone in quegli anni mi hanno scoperto, e subito, si sono innamorate di me: io ero orgogliosa e ambiziosa, felice di vedere la mia famiglia lavorare e mangiare; avevo capito che per entrambi questo sarebbe stato il miglior futuro. Era meraviglioso vedere che attraverso i mie vestiti sgargianti, alcune persone chiamate da voi TURISTI, pagavano per vedermi e vivermi. La mia famiglia mi rispettava ed era unito a quel tempo per un solo obbiettivo: curarmi, lavarmi e truccarmi per apparir ancor più bella. Io Elba mi sentivo importante e i miei figli mi amavano e mi sfruttavano orgogliosamente dando al mio nome attributi simili: meravigliosa, incantata, spettacolare, storica, unica. In quegli anni avevo un progetto nascosto nelle mie grotte, da tirar fuori nei momenti più difficili; perché, come ho sentito dire a diversi cacciatori: "un po' corre la lepre e un po' il cane". Si, un progetto per voi per vedervi lavorare tutto l'anno, sapete non conta solo mio fratello mare, ci sono anch'io e posso offrire stradelli, percorsi, e passeggiate in pianure montagne scogliere e colline, cultura, cibo, cantine, e molte altre cose da scoprire Infatti era un jolly da tirar fuori all'ultimo momento per un futuro certo.
Ma....Quando il mi culo si fece Frate si dimenticò delle sculacciate.
L'errore che ho fatto è stato fidarmi di voi: mi sono plagiata e rilassata e questo è stato e sarà per noi fatale. Voi eravate come impazziti e cosa ancor più grave rinneganti del sacrificio dei vostri babbi e nonni, avete ancora una volta iniziato a ferirmi e tradirmi senza mai proteggermi, pensando solo al guadagno e non al futuro del "benessere" per le vostre generazioni. Voi figli miei per la vostra ingenuità, e la vostra disgregazione, avete permesso, che sulla mia superficie venissero costruiti impianti industriali decantati do "foresti", i quali spargendo odori acidi, hanno prevalso sui miei profumi. Avete permesso di devastare le mie spiagge più belle, rienpiendole di detriti ferrosi, continuate a scavare derubando le mie carni senza motivo.
State permettendo di ridurre all'osso un luogo strategico per la vostra vita; e questo è l'Ospedale della Capitale. Ascoltatemi cari figli, voi non siete persone di seconda categoria, solo perché avete la fortuna di abitare sopra di me. Vivere con me è bello e sicuramente sarete invidiati per questo ;ma avete anche delle difficoltà maggiori: solo voi che vivete qui con me 365 gg. potete capire. Usano parole a noi care come «Autonomia» ma solo per farci abboccare ad un esca salata. Adesso infatti, per silenzio assenso di alcuni di voi e soprattutto di tanti che non appartengono alle vostra famiglia; permetterete quest'opera mostruosa che giocherà con la salute di mio fratello Mare. Ricordatevi che io posso offrire tutto quello che possiedo per voi, sia in superficie, che nel sottosuolo. Sarò capace e ne ho le sorgenti, adatte per quello di cui avete maggior bisogno. Ma solo per voi, non ho la capacità di servire con le mie vene altri territori a me avversi. Voi cercate di non ferirmi e avvelenarmi, perché esigo da voi maggior rispetto. Io ho delle svariate possibilità per il futuro dei vostri nipoti, ma due, le più importanti e intoccabili sono le gemme per eccellenza LA NATURA E L'AMBIENTE. Si la natura e l'ambiente pochi di voi si fanno forti con questi nomi, ma contro i più deboli, con i grandi e potenti vanno a braccetto. Grazie ai risparmi meritati avete studiato e da voi pretendevo maggior protezione, mi sbagliavo. I contadini, pescatori, minatori e i marinai del passato mi hanno aiutato più di voi, forse perché loro si sudavano un guadagno ogni giorno senza alcun regalo. Oltre il mare vi hanno trattati e chiamati sempre "Capre"; sapete che vi dico, la capra è un animale autoctono duro tenace e con carattere; il problema è oggi, che da capre, hanno cambiato in pecore, bestie da me "ingiudicabili" perché non le conosco. E' una vostra scelta, e non pensate che io non abbia tempo lo sono stata, sono, e sarò per sempre . Il problema, è il futuro delle vostre generazioni , alle quali ve ne prego; fate studiar bene altre lingue, o insegnate loro come si usano i vecchi, pesanti,e rugginosi arnesi da lavoro del passato; perché qui, non si vede ancora una bella e chiara prospettiva.
NON VORREI MAI ACCADESSE CHE TRA QUALCHE ANNO, GUARDANDO I VOSTRI OCCHI PIENI DI LACRIME ACIDE, trasmettessero solo incertezze e preoccupazioni.
Vi voglio bene sempre e comunque la vostra amata Mamma Elba