Strage di delfini, salgono a 45 gli esemplari trovati senza vita nel Tirreno da gennaio di quest'anno. Altre due carcasse di stenella striata sono state scoperte nei giorni scorsi sulle spiagge del Lazio, a Terracina e Sperlonga. Una cifra impressionante, considerato che la media di decessi per questi esemplari è di quattro l'anno.
Secondo una nota del ministero dell'Ambiente, le cause dei decessi sarebbero da ricondurre a infezioni virali.
"Per quanto riguarda la moria di questo periodo" comunica il Ministero "la causa più probabile potrebbe essere di natura infettiva (in numerose carcasse è stata rinvenuta traccia di un batterio, photobacterium damselae, che può portare a sindrome emolitica e lesioni ulcerative). Per questo motivo nelle prossime settimane i ricercatori approfondiranno l'eventuale presenza di virus e l'eventuale fioritura di alghe anomale".
A questo punto le domande sono diverse: perché proprio adesso i delfini sono stari aggrediti dal virus? Se l'infezione è dovuta a un calo di difese immunitarie, è riconducibile a un fattore esterno, come l'inquinamento ambientale provocato dall'intervento umano? Secondo una ricerca condotta dal dipartimento di microbiologia dell'Università di Genova, infatti, le "morie di delfini sono causate da malattie virali favorite da bassi livelli di difese immunitarie, dovuti ad avvelenamento da metalli pesanti e composti organici clorurati". La strage di delfini intanto non si arresta, speriamo in risposte celeri ed esaurienti.