Riceviamo e pubblichiamo:
Sono una cittadina elbana innamorata della sua isola, durante un escursione lungo il sentiero che conduce a Pietra Murata io e la mia famiglia abbiamo assistito ad uno scenario desolante.
Il bosco ed il sottobosco appaiono in completo abbandono ed in preda ad animali (suppongo cinghiali) che scavano ed arano tutto ciò che trovano.
In tanti anni che vivo qui non ha mai visto nulla di simile; gli alberi di pino presenti ormai al termine del loro ciclo vitale, se non uccisi dalle piante di edera di cui in maggior parte sono vittime, vengono o lasciati al loro destino o tagliati ed abbandonati nel bosco stesso.
Qualsiasi persona che si intenda un po' di tutela ambientale sa che il bosco ed il sottobosco, per essere mantenuti in salute, devono essere curati e salvaguardati... quindi mantenuti puliti.
Non esiste lasciare gli alberi caduti e/o tagliati, giacere nel bosco fino alla loro completa decomposizione perché fonti di malattie e perché rappresentano riparo per i parassiti.
Non vi è più una pianta di Felce verde sono tutte bruciate e secche.
Che fine ha fatto il polmone verde della nostra Isola?
Dove sono gli enti che dovrebbero occuparsi della tutela ambientale e perché i vetusti pini (impiantati negli anni 20 - 30 del secolo scorso) non vengono rimpiazzati da altri alberi tipici della macchia mediterranea?
E veramente vergognoso!
Lia Diversi