Il sole di ieri, 31 marzo 2019 scintillava così tanto che il turchese del mare accecava dolcemente la vista. La spiaggia è apparsa davanti, quasi come a nascondersi, ma era impossibile con tanta luce non vedere la sua forma a mezza luna, i sassi colorati, i tronchi portati dal mare e lasciati li a seccare, contenti e pigri come gatti. All’improvviso un brusio ha chiamato la mia attenzione, erano tante voci, tutti insieme che mi hanno chiesto di portare un messaggio. Che dire? Ero a passeggio, ero pigra anch’io con la mia domenica libera, ma portare un messaggio si può sempre, a maggior ragione se è in prima persona, e quindi ecco a voi cosa mi hanno detto e che riporto pari, pari qui:
“Senti ascolta, noi qui non ci entriamo niente, tutta questa natura non ci appartiene, ehi ascolta, a noi ci ha sputacchiato il mare, ci ha lasciato qui, il vento ha fatto altrettanto, ma sai, noi non siamo di qui, siamo naufragati! Non ci chiedere come, per cortesia, ma tutto questa spiaggia, questi sassi, queste cose qua, scusa, non ci appartengono!! Non vogliamo rimanere qui, abbandonati, noi appartenevamo al tuo mondo, agli scaffali dei supermercati, dei negozi di souvenir, alle barche che passeggiano, ai negozi di giocatoli, alle farmacia, agli alimentari! Ehi scusa, ci vedi un po’ cosi, deteriorati, rotti, ma sai, è questo naufragio che ci ha conciato cosi! Ehi, non andare via per favore, chiedi aiuto, vedo che te non ci potrai portare!!, con quello zaino piccolo lì vedrai, dove ci metti? Ma scusa, non andare via, chiedi aiuto SOS! SOS! Ecco soccorso! non so, manda qualcuno a venire a prenderci, per favore!!!, Manda una barchetta con qualche buste nere grosse, sai? e così ci mettono dentro e ci portano via, noi qui, sinceramente, ci fa schifo! Non è il nostro habitat!”.
Bene, per dare un minimo di aiuto a questi disperati, li ho ammucchiati insieme, vicino al sentiero, lontano dal mare anche se il vento li potrebbe sparpagliare di nuovo o una nuova mareggiata inghiottirli senza se e senza ma.
Non so a chi rivolgermi, ma bisogna urgente andare a prenderli. Io ero a piedi e senza busta nera della spazzatura, il percorso non era facile per potarli alla civiltà, dove sicuramente avrebbero trovato una collocazione. Mi spiace davvero averli lasciati li, manco è un porto sicuro o aperto! Li ci vuole un intervento degli addetti ai lavori. Comunque ho portato il messaggio e vi allego delle foto come testimonianze.
Il luogo del percorso è: “Sentiero Pietre rosse” credo che la spiaggia si chiami “I Mangani” oppure “Cala dell’Inferno”. Data: 31/03/2019 ore 15.00
Urgente arrivare con una barca e prenderli, sono li che aspettano e, sinceramente, hanno ragione, non c'entrano nulla con l’habitat!
Roxana A. Sosa