In piccolo anticipo rispetto agli anni precedenti ha iniziato a popolarsi l'Area Protetta nella Zona Umida Costiera di Mola situata nel Comune di Capoliveri all'Isola d'Elba.
In questi giorni, munitisi di pazienza e rispetto per l'habitat delicato e precario in cui ci troviamo, possiamo assistere al timido e forse impaurito arrivo di diverse specie di avifauna protetta in transito o in cerca di un luogo in cui nidificare.
Dopo un 2017 esaltante per le osservazioni fatte anche di uccelli mai visti all'Elba negli ultimi decenni il 2018 non aveva registrato particolari eventi di quel tipo.
Ora, nei limiti e nelle gravi problematiche che Mola soffre, è comunque possibile vedere Germani Reali, Aironi Maggiori, Garzette, Aironi Guardabuoi, Aironi Cenerini, Cormorani, Marangoni, Rondini, Passeri di vario tipo, Poiane, Falchetti, gli onnipresenti Gabbiani, Gallinelle d'Acqua, Piro Piro, diverse Anatre Mute e per ultimo (ma speriamo solo per il momento) l'Airone Rosso.
Se tutto va per come si preannuncia l'anno in corso arriveranno in seguito i Cavalieri d'Italia, le Sgarze Ciuffetto, i Totani Mori, e chissà cos'altro.
L'unica nota stonata di queste giornate esaltanti per gli avvistamenti della vita selvatica (e non) è stata il ritrovamento di un Martin Pescatore apparentemente senza ferite morto lungo un canale che porta acqua dolce dalle alture di Capoliveri.
Un uccello che raramente ho potuto fotografare date le sue dimensioni e velocità ed un vero peccato trovarlo morto proprio nel periodo degli accoppiamenti.
Gian Carlo Diversi
(Fotografo del Territorio e sue Trasformazioni)