E’ stata una Pasquetta nuvolosa e con qualche scroscio di pioggia, ma questo non ha scoraggiato gli oltre 350 turisti ed elbani (prenotati, ma si sono aggiunti altri all’ultimo momento) che hanno partecipato all’Inaugurazione del Santuario delle Farfalle di San Piero in Campo (Elba). Numeri che hanno costretto gli organizzatori - Università degli Studi di Firenze, Numerical Experimental Zoology, Legambiente Arcipelago Toscano, Circolo Culturale Le Macinelle, Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano e Santuario delle Farfalle Ornella Casnati - a stravolgere il programma iniziale che inizialmente prevedeva gruppi di una ventina di persone guidati lungo il percorso dal Campo sportivo di San Piero al Molino di Moncione dai biologi dell'Università di Firenze alla scoperta delle farfalle di San Piero (Zerynthi cassandra) e delle loro piante nutrici, le Aristolochie. Alla fine si è optato per gruppi più grandi (di una cinquantina di persone) accolti nei 6 punti più interessanti dal punto di vista del progetto scientifico dai biologi che hanno spiegato a tutti il complicato e affascinante lavoro scientifico in corso sulle farfalle e le sue ricadute sull’altra fauna elbana e per la comprensione degli effetti del cambiamento climatico all’Elba e nell’Arcipelago Toscano.
Col maltempo le farfalle, che pure svolazzavano di fiore in fiore fino al giorno prima, non si sono fatte vedere, ma gli escursionisti hanno potuto osservare da vicino bruchi e uova sulle loro piante nutrici, le velenose Aristolochia rotunda e lutea, leggere la nuova cartellonistica, appena installata dal Parco Nazionale grazie alla collaborazione della Cooperativa Nanni Elba, e soprattutto passeggiare tra la macchia mediterranea lungo il sentiero che porta al molino di Moncione.
Alla fine, mentre la pioggia aveva già inghiottito Montecristo e la Corsica all’orizzonte e carezzava la più vicina Pianosa, gli escursionisti hanno potuto assaggiare un’ottima panzanella vegetariana preparata dal circolo Legambiente Arcipelago Toscano con la essenziale collaborazione dei rappresentanti dei detenuti della Casa di Reclusione di Porto Azzurro iscritti al Cigno Verde, innaffiata con il vino doc dell’Azienda Agricola Arrighi e accompagnata da dolci pasquali e cioccolata.
Nemmeno il passeggero scroscio di pioggia ha fermato gli entusiasti escursionisti che hanno scoperto un angolo di isola sconosciuto ai più e fatto una splendida esperienza di citizen science nell’unica area al mondo dove vive la rara farfalla di San Piero: circa 5 Km2 tra la macchia mediterranea e i ruscelli montani dell’Elba.
Infatti, i dati sulle farfalle del Santuario elbano possono essere raccolti non solo da ricercatori ma anche, e soprattutto, da cittadini e appassionati che vorranno partecipare al progetto, serviranno a capire quali siano gli impatti dei cambiamenti climatici sulle popolazioni delle farfalle elbane e rappresenteranno la base per mettere in atto azioni locali di conservazione.
Il transetto percorso dai partecipanti al trekking di Pasquetta, che va da San Piero al Mulino di Moncione, è già stato inserito nel progetto Europeo "Butterfly monitoring scheme". Il transetto e tutte le sue sezioni sono stati marcati con un simbolo di una farfalla e il numero di settore per facilitare l'inserimento dei dati da parte dei ricercatori e di chiunque vorrà dare una mano alle farfalle e alla scienza.
Parco Nazionale Arcipelago Toscano, Università di Firenze, Legambiente Arcipelago Toscano e Associazione culturale le Macinelle