Decine di volontari hanno risposto all’appello di Legambiente per l’operazione spiagge e fondali puliti e hanno ripulito nuovamente la spiaggia di Mola, entrambi i lati, sia quello longonese, che soprattutto quello capoliverese, nonostante le fake news di qualche buontempone sui blog e Facebook.
Un’iniziativa che si è svolta sotto il patrocinio e con il materiale (borracce, borse, cappellini, borsine per l’ortofrutta riutilizzabili, taccuni) di Pelagos Plastic Free il progetto del Segretariato del Santuario Internazionale dei mammiferi marini Pelagos – al quale, oltre a Legambiente, partecipano diversi Parchi nazionali ed aree marine protette, compreso il Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano – e che ha lo scopo di ridurre la presenza di plastica nelle acque del Santuario Pelagos attraverso tre aree di intervento: governance e gestione dei rifiuti urbani, monitoraggio scientifico della plastica in mare, e informazione e sensibilizzazione del pubblico e degli operatori di settore. Si tratta del progetto dal qual, nell’estate 2018 a bordo di Goletta Verde, e è partito lo spunto che ha portato il Comune di Marciana Marina a vietare l’utilizzo di stoviglie e bicchieri in plastica monouso, seguito poi dai Comuni di Campo nell’Elba, Porto Azzurro e Capoliveri.
Pelagos Plastic Free adotta due diverse strategie di comunicazione e sensibilizzazione. La prima si rivolge a scuole, turisti e cittadini, che vengono coinvolti in giornate di pulizia delle spiagge come quella tenutasi a Mola e dove è stato presentato il “volantone” contro il marine litter realizzato dai ragazzi della Prima B del Liceo Scientifico “Foresi” di Portoferraio, una delle classi di ogni ordine e grado che hanno partecipato a un percorso didattico specifico sul tema dell’inquinamento marino con il sostegno degli educatori ambientali di Legambiente Arcipelago Toscano. La seconda strategia di comunicazione si rivolgerà a operatori del mare particolarmente interessati dal problema dell’inquinamento da plastica. Dagli amanti del mare, come i diving centers e i pescatori ricreativi, ai lavoratori, come i pescatori professionali. Categorie che, se adeguatamente formate, sono fondamentali nella prevenzione e rimozione dei rifiuti plastici in mare.
Tornando all’iniziativa di Mola, inizialmente sembrava che la spiaggia fosse più pulita che in passato, ma alla fine i volontari di tutte le età hanno raccolto decine di sacchi di rifiuti di ogni tipo e dimensione – soprattutto plastica - che sono stati conferiti nei cassonetti per la differenziata messi a disposizione di ESA.
Importante la partecipazione di alcuni soci Legambiente della Casa di reclusione di Porto Azzurro che hanno potuto presentare i loro splendidi de complicatissimi “origami” in carta riciclata che raffigurano cigni, tartarughe marine e altri animali.
Alla fine. Una merenda con un buon bicchiere di vino e tanta soddisfazione per tutti per il lavoro fatto per l’ambiente e il mare, e anche i curiosi germani che popolano la zona umida di mola hanno sembrato apprezzare.
Un solo rammarico: le imbarcazioni sotto sequestro spiaggiate a Mola sono ancora lì, poco oltre la staccionata, in attesa di essere rimosse, così come sono ancora lì le imbarcazioni distrutte e abbandonate oltre il fossone che Legambiente segnala ormai da anni e che il Comune di Capoliveri si è più volte impegnato a rimuovere.
Legambiente Arcipelago Toscano