"Con tutte le nostre forze e convinzioni, abbiamo sempre lavorato per un ELBA UNITA- Ha detto Gabriele Messina il titolare di Elba Magna- la Finale Nazionale a Parma dentro le sedi di Alma scuola internazionale di cucina è stata un'altra opportunità' per Elba e per la nostra Riserva della Biosfera. Con la nostra sola azienda ci sentivamo molto piccoli e poco rappresentativi per questo progetto e così abbiamo deciso di portare con noi più aziende possibili, personaggi, accessori, simboli, e storie che rappresentano la nostra Isola e il MARE che la circonda. Noi siamo convinti che una pietanza, un pane, un dolce, può anche "parlare, raccontare, emozionare. Per questo abbiamo vinto. Devo ringraziare – aggiunge soddisfatto Gabriele- gli chef Alvaro Claudi e Michele Nardi e il Prof. Agostino Stefani che mi hanno supportato nell’elaborazione della ricetta, ringrazio anche la mia famiglia e i miei collaboratori, Valter Giuliani di ELBATASTE e il Parco in particolare Giampiero Sammuri e Maurizio Burlando che mi hanno spinto partecipare”.
E ha avuto ragione Gabriele! Ha vinto un premio di altissimo livello. Hanno collaborato alla sua ricetta diversi produttori Elbani: il vino in abbinamento alla ricetta è stato presentato da Antonio Arrighi, l'Ansonica in Anfora " Valerius" insieme all’Aceto di Aleatico della stessa Azienda Arrighi. Tra i prodotti abbinati alla ricetta il Formaggio Caprino dell’Azienda agricola Terra e Cuore di Vincenzo Buono, il Miele dell'Az. Agr. biologica il Lentisco, il Tonno della Pescheria da Antonietta Capoliveri, la Soppressata della Norcineria Zini di Zini Elisa e Sava Florin, le cipolle di Patresi di Vincenzo Anselmi, gli agrumi della Zanca a S. Andrea (Marciana) e Antonio Russo della Azienda Pietrasca di Suvereto produttore delle farine di grano antico gentil rosso toscano.
Il premio per i primi tre ristoranti classificati e per il miglior produttore della finalissima di UPVIVIUM, tutto il sapere di ALMA, la prestigiosa Scuola Internazionale di Cucina Italiana: giornate di formazione e alcuni volumi della Scuola con il sapere professionale, dal punto di vista tecnico e didattico, della Collana ALMA PLAN. Dunque, nella finalissima che si è svolta il 3 giugno pomeriggio a Colorno (Parma) - presso la splendida Reggia ducale, sede di ALMA, nel cuore della Food Valley - la ricetta vincitrice è risultata "Tra sacro e profano" preparata da Elba Magna della Riserva della Biosfera Isole di Toscana. Il secondo premio è stato assegnato a Cascina di Fiore (Riserva Biosfera Sila), mentre il ristorante Don Pedro di Comano Terme (Riserva Alpi Ledrensi Judicaria) si è classificato al terzo posto. La menzione speciale assegnata dalla giuria dei giornalisti è per il Podere Conti (Riserva Parco Appenino Tosco-Emiliano) che ha vinto sia il premio stampa sia il miglior prodotto a chilometri zero, Pecorino dell'Azienda Agricola Cavallana.
C'è poi un premio per il miglior produttore che è stato assegnato all'azienda Sapori Silani di Alessio per l'anice nero selvatico della Sila - San Giovanni In Fiore (CS), il riconoscimento è stato consegnato dalla responsabile Coldiretti Emilia Romagna Maria Adelia Zana. Ad annunciare i vincitori il direttore generale di ALMA, Andrea Sinigaglia. Con lui anche Andrea Grignaffini, docente ALMA e componente del Comitato scientifico della Scuola Internazionale di Cucina Italiana, uno dei critici gastronomici più qualificati del nostro tempo, e Giuseppe Vignali direttore del Parco-Riserva Appenino Tosco-Emiliano.
Due le giurie, una strettamente tecnica composta da docenti ed esperti enogastronomici (Andrea Grignaffini, rappresentante e membro del Comitato Scientifico ALMA, Bruno Cossio e Francesco De Rosa, docenti ALMA, Mario Giannarelli docente I.I.S. di Bagnone, Gino Guglielmi Docente Istituto Portoferraio e Graziaella Cammalleri, I.I.S. Mancini Tommasi di Cosenza), l'altra composta da rappresentanti delle cinque Riserve di Biospera MaB e da giornalisti enogastronomici indicati dalle stesse (Chiara Morando, Manuela Ferrari, Giuseppe Casagrande per la Riserva 'Alpi Ledrensi e Judicaria', Giuseppe Vignali e Giordano Roverato per la Riserva 'Appenino Tosco-Emiliano, Giampiero Sammuri e Valter Giuliani per la Riserva 'Isole di Toscana', Maria Pia Pagliarusco e Mauro Cavina per la Riserva 'Delta del Po', Vincenzo Filippelli e Gianfranco Manfredi per la Riserva 'Sila').
Cinque, come le Riserve di Biosfera MaB (Man and the Biosphere), i ristoranti che, con le loro ricette vincitrici della selezione locale, si sono sfidati: per la Riserva di Biosfera 'Alpi Ledrensi e Judicaria' Pizzeria Ristorante Don Pedro con la ricetta "L'abbraccio caldo della mamma"; per la Riserva 'Delta Po' Ittiturismo in Marinetta con la ricetta "Il risveglio della Laguna"; per la Riserva Appenino Tosco Emiliano con "Appenino in bianco e oro nero"; per la Riserva di Biosfera 'Isole di Toscana' Elba Magna con la ricetta "Tra sacro e profano"; per la 'Riserva Sila' il ristorante Agriturismo Cascina di Fiore con la ricetta "Sotto la neve il pane: pane, zucchero e olio 2.0". Giuseppe Vignali, direttore del Parco Nazionale Appenino Tosco-Emiliano, da cui è partita l'idea del Concorso enogastronomico a chilometri zero (poi evoluto in UPVIVIUM), evidenzia che "Il valore fondamentale è che le Riserve italiane, possono rappresentare per le altre 700 Riserve del mondo, un buon modello di sostenibilità in quanto in Italia, l'alta densità demografica protratta nei secoli, ha fatto sì che si sviluppasse una tradizione gastronomica che privilegia il riuso dei prodotti e li trasforma in maniera sostenibile. Infatti, le migliori ricette italiane sono tutte improntate al riuso e il tema di quest'anno, il pane, lo è maggiormente, è l'esempio più eclatante e viene usato in moltissimi piatti". Il prossimo appuntamento, connesso con la cultura del cibo, di tutte le Riserve di Biosfera italiane è a Parigi il 19 giugno presso la sede dell'UNESCO.