L’azienda Asa spa, gestore unico del servizio idrico integrato per il territorio “Toscana Costa”, e distributore di gas metano in vari comuni della Provincia di Livorno, ha reso noti i dati relativi all’indagine svolta su un campione di circa 1.700persone che evidenziano quali sono i canali più diffusi nella popolazione in termini di consumo dell’acqua, toccando con risultati statistici determinanti un tema molto attuale nell’era della lotta alla salvaguardia dell’ambiente e dei consumi.
A presentarci questa importante iniziativa dal valore Nazionale è Nicola Ceravolo, Presidente del Consiglio di Gestione Asa Spa, che ha tracciato alcuni dei risultati più significativi di questa indagine.
Presidente, qual è il risultato più significativo riportato dall’indagine Asa spa?
L’indagine che abbiamo effettuato evidenzia senza dubbio, che più della metà della popolazione acquista e consuma acqua in bottiglia, traducendo così un bisogno di sicurezza, qualità e gusto. Ma il drammatico impatto ambientale di questa scelta resta l’unico elemento di cui dovremmo davvero preoccuparci, infatti più della metà dei consumatori si interroga sul problema di smaltimento della plastica,guardando,con un occhio di interesse,verso nuove possibilità“green” come l’incremento dell’installazione di nuove fontanelle ad alta qualità (AAQ).
Qual è l’impatto sui costi del consumo di acqua in bottiglia?
Acquistare acqua in bottiglia viene definita dai nostri cittadini una scelta poco economica, con un costo eccessivo per quasi la metà dei campioni analizzati.Secondo il nostro report statistico le etichette più diffuse sono quelle erogate dalla grande distribuzione a parimerito con alcune delle marche più conosciute e caratterizzate da un costo abbastanza elevato.
Che cosa ci dicono i risultati all’interno dell’indagine a proposito dell’acqua del rubinetto, è considerata dai cittadini una possibile alternativa?
Chi usufruisce dell’acqua del rubinetto risulta essere ancora una minoranza ben definita all’interno della nostra indagine e le motivazioni di chi non ne usufruisce sono prevalentemente di carattere igienicoo riguardano dubbi sulla sicurezza delle tubature.Emerge anche la necessità di ricevere più informazioni sulla qualità dell’acqua sulla quale stiamo già intervenendo migliorando la comunicazione con diverse iniziative. Più della metà dei cittadini che usualmente beve acqua del rubinetto dichiara di utilizzare sistemi di filtraggio come ad esempio una comune caraffa filtrata accessibile a qualsiasi tipo di target e in generalel’interesse per i sistemi di filtraggio per acqua del rubinetto è forte e si manifesta con la richiesta di ricevere incentivi sull’installazione di questo tipo di sistemi. Ciò è senz’altro indice di una sensibilizzazione verso una scelta più consapevole.
Il progetto AAQ (acqua ad alta qualità delle fontane comunali Asa) può davvero educare i cittadini ad una scelta più consapevole del consumo di acqua?
Alla luce dell’indagine svolta, abbiamo potuto mettere in evidenza come il consumo di acqua in bottiglia sia diminuito in quei quartieri soggetti alla presenza delle fontanelle ad alta qualità.Questo datoè un elemento di grande rilevanza e sinonimo ancora una volta di una sensibilizzazione verso una scelta più consapevole e di qualità, nonché l’inizio di un possibile cambiamento.
Tra l’altro quest'anno in occasione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti promossa dal Comune di Livorno, abbiamo fatto un test su 500 utenti ai quali sono stati fatti assaggiare “al buio”i 3 tipi di acqua (rubinetto, alta qualità delle fontanelle e acqua minerale) ed è emerso che la gradevolezza del sapore dell’acqua delle fontanelle è alta e simile a quella delle bottiglie.Oltre l'88% ha indovinato infatti l'acqua del rubinetto, mentre c'è stata molta più difficoltà a distinguere tra acqua in bottiglia e quella delle fontane.