Ci viene segnalata l’ennesima concessione balneare, questa volta a Cavo, nel Comune di Rio, sulla spiaggia di San Bennato, finora liberamente fruibile dai bagnanti. Si tratta di un’iniziativa risalente al 2017 e “approvata” dalla precedente amministrazione di Rio Marina – prima dell’unificazione con il Comune di Rio nell’Elba – che, oltre ai servizi di spiaggia, prevede anche la somministrazione di alimenti e bevande con la creazione di quello che ha tutto l’aspetto di un “bar/ristorante” su palafitte (altezza oltre 3 metri dal livello della strada, con pedana, pergolato, bar, angolo cottura, infermeria e servizi igienici), una concessione che in tutto occuperebbe una discreta area della spiaggia (lunga circa 50 metri), proprio accanto al lungomare Amerigo Vespucci, di fronte alle case e sotto la vistosa e impattante operazione edilizia da poco terminata sulla collina. Il tutto su una spiaggia così in erosione da aver bisogno di un ripascimento che, a quanto pare, verrà realizzato dopo le mareggiate autunnali.
Cavo negli ultimi anni è stata oggetto di discutibili iniziative sulle spiagge, sulla costa e a mare, ma questa sembra davvero riportarci a una concezione del turismo superata – stile Ostia - che speriamo la nuova Amministrazione Comunale vorrà respingere, rivedendo concessioni fuori dal tempo e procedure avviate e che, fortunatamente, non sembrano essere del tutto ultimate.
Chiediamo anche che l’amministrazione comunale verifichi sia se quanto richiesto e previsto dalla concessione sia conforme con gli strumenti urbanistici e ai vincoli ricadenti sull’area, sia se gli spazi previsti dalla concessione rispetto alla reale situazione della spiaggia di San Bennato in erosione e che eviti comunque la costruzione di un anacronistico “bar/ristorante” stile anni ’60 sulla spiaggia del quale nessuno a Cavo sente il bisogno.