"L'aumento della produzione vitivinicola in Toscana, in controtendenza rispetto a quella nazionale, è anche un risultato del buon governo regionale, a partire dal sostegno alla qualità sia in vigna sia in cantina e dal governo del territorio e del paesaggio. In questi anni abbiamo destinato fondi Ue e risorse proprie al rinnovo dei vitigni e dell'ammodernamento delle cantine, abbiamo puntato sulla difesa del contesto ambientale e storico che ha consentito di valorizzare i terreni coltivati e agevolato le aziende grazie a provvedimenti di sburocratizzazione, abbiamo fornito il nostro supporto alla promozione e internazionalizzazione dei prodotti".
Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi commenta con soddisfazione i dati dell'Osservatorio del Vino 2019 presentato oggi da Uiv, Assoenologi e Ismea al Ministero dell'Agricoltura.
Dal rapporto emerge che la produzione vinicola della Toscana registra un +10%, a fronte della flessione del 16% di quella italiana.
"Questo aumento - sottolinea il presidente - si concilia e non confligge con la vocazione toscana verso i vini a denominazione d'orgine che hanno disciplinari molto rigidi e rese molto contenute".
"I risultati dell'ultima vendemmia - afferma Rossi - sicuramente dipendono dalle condizioni climatiche favorevoli, e fanno tirare un sospiro di sollievo dopo le sofferenze degli ultimi anni". "Sul raggiungimento di questo obiettivo - aggiunge Rossi - hanno certamente inciso la bravura e le capacità dei nostri imprenditori e le politiche della Regione a sostegno della qualità e della quantità".
"In questi ultimi anni - continua Rossi - la Toscana ha investito molto sulla ristrutturazione e riconversione dei vigneti, impianti giovani che hanno mostrato una buona resa.Su un totale di 60.000 ettari, ne abbiamo ristrutturati circa 27.000, con un investimento di circa 500 milioni di euro, di cui circa 270 milioni di fondi pubblici gestiti dalla Regione Toscana".
La Regione Toscana ha inoltre destinato al miglioramento della qualità dei vini anche buona parte delle risorse del Programma di Sviluppo Rurale, incentivando la competitività attraverso fondi destinati agli investimenti sulle tecnologie e all'innovazione. Eventi come il Buy Wine e le Anteprime sono divenuti ormai appuntamenti di rilievo nel panorama fieristico vitivinicolo.
"Il nostro - conclude Rossi - è stato un impegno che si è sviluppato soprattutto sul fronte commerciale, con l'obiettivo di sostenere uno dei brand più forti di tutto il Made in Italy che oggi conta su un export che si attesta attorno al miliardo di euro. Sono state destinate significative risorse regionali ed europee alla attività di promozione verso mercati europei ed extra europei".