L’ambiente nei suoi aspetti più pregiati ,natura, paesaggio che nuove e importanti leggi avevano per la prima volta immesso nelle politiche nazionali, regionali e locali con ruolo istituzionale e culturale qualificato e impegnativo, con il governo Berlusconi e il ministro Prestigiacomo fu retrocesso ad una condizione marginale e senza risorse. Il ministro affermò che lo Stato non poteva permettersi di accollarsi le sue spese, perciò a partire dai Parchi avrebbero dovuto arrangiarsi per far cassa anche con pregiudizio e a danno dell’ambiente protetto. Da allora le politiche ambientali e non solo quelle dei parchi e delle aree protette non hanno più ritrovato né in parlamento né nelle politiche ministeriali il binario giusto e i cui effetti sono sotto gli occhi di tutti.
L’esempio forse più significativo di questa
latitanza politica, istituzionale e culturale è stato il rifiuto di promuovere la Terza Conferenza Nazionale dei Parchi proposta a rappresentanza dei parchi e delle associazione ambientaliste. Una sede dove parlamento, governo, regioni ed enti locali, rappresentanze scientifiche e culturali avrebbero dovuto e potuto finalmente confrontarsi e rimediare ai danni compiuti lavando anche i troppi panni sporchi.
Nel lavoro in corso come Gruppo di San Rossore per la pubblicazione di un nuovo libro sui parchi o meglio sull’ambiente che riguarda anche molti altri aspetti, abbiano ritrovato su riviste e libri documenti e proposte su quella Conferenza mancata.
Il nuovo libro che avevamo già pensato di presentare a Pisa in un incontro nazionale si presta bene per fare quel dibattito e confronto mancati. Abbiamo infatti raccolto contributi sulla realtà del paese dalle Alpi e Dolomiti alla Sicilia e Sardegna. Una occasione per tutti da chi opera al centro e chi è impegnato nelle periferie per ristabilire quei rapporti senza i quali non si ripartirà da nessuna parte.
Renzo Moschini