A Colle Reciso imboccata la strada militare si trova il molino a vento.
Non è una località segnata sulle mappe ma più semplicemente la presenza di un vecchio molino a vento abbandonato in mezzo al bosco allo stato di rudere.
Vi ritorno sempre in autunno alla ricerca di funghi.
Anche in questo periodo di primavera vi ritorno.
Sempre da solo mai in compagnia: il silenzio è necessario.
In primavera dietro al molino si stende un campo pieno di asfodeli in fiore.
Andare là è per me ritornare a luoghi antichi d’infanzia ma vivi nella memoria.
Ogni volta che sono lassù, suoni, volti, anche parole e nomi vecchi tornano alla memoria.
Per questo è necessario il silenzio: per ricordare.
Quest’anno non posso andare: il coronavirus non lo consente.
L’appuntamento per questa primavera è virtuale.
In archivio ho trovato la foto di un anno fa.
Sono tutti asfodeli in fiore nel campo accanto al rudere.
Un tripudio di bianco in mezzo al verde.
E’ infatti l’asfodelo bianco che a molino a vento ha trovato terreno per crescere spontaneo.
E’ pianta sacra agli antichi greci.
Marcello Camici